Enna. Poco prima del tramonto, quando le ombre delle case incominciano a imbrunire le strade, nel suggestivo centro storico di Enna ha avuto luogo un singolare evento per raccontare la città d’altri tempi. L’iniziativa si deve alla presidente dell’associazione “Fundrò”, Giuseppina Giliberto, che annovera oltre duecento soci, in collaborazione con il Gruppo Teatro Studio “Il Loggione”, diretto da Salvatore Spedale. “L’idea di questa performance – ha detto la Giliberto – è scaturita dalla lettura del libro di Salvatore Presti ‘Enna, il filo della memoria’, nelle cui pagine troviamo uno spaccato dell’Enna che fu: storie di personaggi, di fatti, di avvenimenti, di ricorrenze, di costumi e di tradizioni. Sono state scelte letture a più voci di pagine riguardanti “La piazzetta Santa Lucia” e “Da Balata a San Tommaso” lungo un percorso itinerante, svoltosi in tre tappe: Piazza Bovio (già Piazzetta S. Lucia), Piazza S. Tommaso (oggi piazza F. Paolo Neglia) e Piazza Nicosiano (sotto ‘a firrata’ dò Passu Signuri), che si trovano in quel tratto di via Roma. Sono state lette nelle prime due piazze le pagine del libro del Presti, e nell’ultima “Immagini di una foto” di Giuseppe Cammarata. Un inconsueto reading, dunque, a cui si è voluto dare il nome di “Gocce della memoria: dalla Balata al Passo Signore”, che ha fatto rivivere ai numerosi astanti la vita che si svolgeva in quel tratto di strada negli anni ’30 sino agli anni ’60, dove si affollavano tipici personaggi e dove si vivevano curiosi avvenimenti quotidiani che sono rimasti nei ricordi di molti ennesi. Si è formata una vera “carovana letteraria” che ha seguito gli attori del “Loggione” nelle tre postazioni, apprezzando la loro bravura, manifestando interesse e gradimento. Come al solito molto bravi, nell’interpretare e nel far rivivere la “magia” delle pagine del libro, Ivana Antinoro, Lina La Porta, Dora Milanesi, Rosaria Verdino, Franco La Paglia, Cettina Salamone e Luigi Di Pasquali, ai quali sono stati tributati calorosi applausi. Un’esperienza positiva e affascinante, ha detto il regista del “Loggione”, Salvatore Speciale, che già medita di ripetere l’iniziativa in altri angoli della città.
Angioletta Giuffrè
(nella foto: il campanile di San Tommaso con in primo piano le sirenette bronzee della fontana, opera dello scultore Mario Termini)
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