Pazienza. AAA cercasi STATO disperatamente

Dicono che viva oltre stretto, abiti a Palazzo e si comunichi ogni domenica per ciò è giusto con i giusti e terribile con gli improbi.
In Sicilia raramente si è visto, ma pazienza.
Pazienza è la parola del giorno.
Pazienza dicono tutti.
Pazienza se manca l’acqua ovunque, anche se la si paga a tre euro al metro cubo.
Pazienza.
Pazienza se per servire 250 mila abitanti si ha un solo tubo e per aggiustarlo non basta manco l’esercito.
Pazienza.
Pazienza se si infanga, per due gocce di pioggia, l’Ancipa e l’acqua viene giù marrone e fangosa.
Pazienza.
Pazienza? E che sarà mai!?
In Sicilia mancano solo acqua e lavoro, ma poi c’è tutto!
Medicina rumena, sindaci leghisti, eroi incatenati, militi mancati, camici insozzati,
Cara, Helg, Lo Bosco e Lombardo. Certo le strade sono crollate o stanno per crollare, gli ospedali “difettano” e la pulizia del corpo è un orpello del tutto trascurabile, ma poi c’è tutto, solo lo Stato in Sicilia non si è ancora visto o meglio lo Stato in Sicilia è il viadotto Himera, la burocrazia asfissiante, il canone RAI e il Ponte che sarà fatto dopo aver sistemato le strade e i tubi per l’acqua, quindi mai.
Il problema non è Palazzo Chigi e men che mai Palazzo d’Orlèans o la cronica mancanza di lavoro o la manciugghia regionale, no.
Il problema è quel porco che ha sempre tre peli come si dice da noi e naturalmente il problema è far passare i mesi che ci separano dalle prossime elezioni.
Amici, cugini, conoscenti qualcuno si siederà e ci garantirà altri cinque anni di pazienza e poi cu campa a cunta e pazienza se le cose vanno a scatafascio.
PAZIENZA.

Gabriella Grasso