Gufi, corvi e sciacalli

“Italiani bastardi” querelato l’Uffington post dopo i fatti di Duisburg. Così è se secondo il sillogismo fallaciano, aggiustato all’uopo dai cattivi=giusti. I buonisti=complici invece hanno preferito tacere per almeno 48 ore. 48 ore di silenzio erano troppe per i bulimici dell’#…? Il lutto vuole la solidarietà e il silenzio, ma lasciar raffreddare i cadaveri sarebbe stato uno spreco intollerabile per chi è perennemente in campagna elettorale. Siete stati Charlie Ebdo a Gennaio e Aylan a settembre e da settembre a oggi di Aylan ne sono morti altri 70, ma il tempo dei bambini spiaggiati era passato e quindi #chissenefrega. Ora siamo tutti parigini, da sette generazioni almeno però, perché pare che alcuni terroristi lo fossero, se non da sette, almeno da un paio. Charlie Hebdo, si disse a febbraio, se l’era cercata e forse lo si dirà anche di noi che confermiamo il Giubileo di Roma e criminalizziamo tutti i rifugiati mentre tagliamo i fondi all’intelligence. Si consiglia dunque di cambiare il tweet e il post per fare incetta di like/voti. La paura va a braccetto con i depositari della verità senza se e senza ma. Guerra! A chi? Alleandosi con chi? Non importa. L’importante è esserci… su Facebook. Gasparri propone di mettere sotto controllo tutti gli islamici…che sono mezzo miliardo all’incirca; Pini del Carroccio scrive:”Il prossimo idiota di sinistra o dei 5stalle (cit.) che mi parla di Islam moderato lo prendo a calci in culo” mentre il sindaco di Padova Massimo Bitonci, della Lega anch’egli, chiede che “l’Islam sia bandito dall’Europa se non afferma che violenza è contraria a Dio”. Inutile spiegargli che la federazione delle corti islamiche europee ha già condannato l’attacco e guai a insistere perché si viene immediatamente apostrofati come amici dei terroristi. Riepiloghiamo dunque: sinistronzi, amici dei terroristi, buonista del cavolo, idiota: chiunque non si affretti a prendersela indiscriminatamente con tutto l’islam, a chiedere bombe a grappoli, ad attaccare gli immigrati ha già la sua etichetta. Si, di certo in Italia una strage si è già consumata: quella contro il buon senso.

Gabriella Grasso