“Io uno lo conosco” “Chi? Chi conosci?” “Conosco un terrorista anzi lo conoscevo di vista. Abitava dirimpetto alla cugina di mia zia. Aveva proprio la faccia da terrorista. Io l’avevo capito subito che era una cosa fitusa, ma non mi ha voluto credere nessuno. Già dieci anni fa aveva la barba e quelle tuniche lunghe e nere tipiche dei terroristi”. “Non le dire queste cose che la gente ti prende per ignorante” “Ca quale ignorante e ignorante. Tutti così sono i terroristi: barbuti e nivuri. Se ne vedessi uno ora subito la polizia avviserei”.
Dialogo rubato al supermercato mentre si stava in ordinata fila per comprare il prosciutto cotto in offerta.
“Se non ci si oppone, se non ci si difende, se non si combatte, la Jihad vincerà. E distruggerà il mondo che bene o male siamo riusciti a costruire, a cambiare, a migliorare, a rendere un po’ più intelligente cioè meno bigotto o addirittura non bigotto.” Oriana Fallaci però non ha avuto il piacere di assistere al processo per libertà sconsiderata di scrittura, invisa al Vaticano. I due delinquenti, Nuzzi e Fittipaldi, processati con regole che non contemplano la libertà di parola sono stati affidati agli avvocati d’ufficio del regno vaticano perché quelli italiani non vanno bene per la santa sede. D’ora in avanti ai marò potremo affiancare i due giornalisti che entro l’otto di dicembre verranno condannati o assolti perché essendo l’anno del giubileo straordinario forse il papa li grazierà…sennò rischiano otto anni di carcere per aver pubblicato notizie, fatti e dati non smentiti, anzi confermati in modo inoppugnabile.
Notizie, fatti, dati di sicura rilevanza pubblica, la cui pubblicazione è consentita sia dalla Costituzione italiana all’articolo 21 e sia dalla Corte d’Europa, ma non dai preti: tutti attici, chiesa e ipocrisia. Gli integralisti barbuti ed i dispensatori di santità di nero vestiti hanno tutti la certezza che il bene sia dalla loro parte, sempre e in ogni luogo. E allora anche una bella esecuzione ci potrebbe stare, chessò un bel roghetto a Campo dei Fiori o anche una decapitazione con sepoltura al Muro Torto insieme ai carbonari e alle mignotte, a esempio e monito per chi pensa che esista la libertà di pensiero in Italia.
Facciamoglielo vedere noi a questi buzzurri moderni come si fa. Peccato che nel 2001 Papa Giovanni Paolo II la pena capitale l’ha rimossa sennò… Sarebbe stato un passatempo, un diversivo come un altro, in questi tempi di noia. La ferocia si sa è sempre stato il sollazzo del popolo e allora giustiziamoli sti due criminali che scrivono, scrivono, anche se non gli da retta nessuno. “Noi siamo sempre dalla parte giusta anche quando sbagliamo, anzi soprattutto quando sbagliamo. E’ facile stare dalla parte giusta quando si ha ragione, ma noi ci stiamo anche quando ragione non abbiamo. E’ il potere bellezza!” Cardinale Rivarola.
Gabriella Grasso
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