E fu la volta di Vecchioni. Irritato per il traffico e le buche. Il maestro, ospite in Sicilia, ha detto che la Sicilia è una merda. La rete si è immediatamente divisa in pro e contro, come già fu per il Buttafuoco e come sarà per il prossimo, che si sentirà in dovere di vomitare sulle nostre teste insulti e improperi. Una provocazione d’amore, uno strattone ai siciliani, indegni abitatori di questa meravigliosa terra, una cosa da niente insomma. Pare insito nel viaggio in Sicilia l’insulto ai siciliani e i siciliani sapendolo non si offendono più. Critiche meritate certo, abbiamo la mafia, l’immondizia nelle strade e giriamo in vespa senza casco e con la famiglia al completo. Abbiamo la peggior classe dirigente del Paese e sonnecchiamo sull’assistenzialismo. Ci meritiamo per tanto sberle e sputi in faccia. Irritarsi invece per tanta malandrineria e per la placida compiacenza di chi dice “vero è” perché dire il contrario implicherebbe un moto d’orgoglio e un senso di sdegno per l’ospite maleducato no! Mai! Siciliani ma che vi succede? Davvero non vi ribolle la pancia nel sentire queste cose? Non avvertite l’impulso di urlare “taci” a chi vi offende la madre terra? E passi pure quando a ricordarci le falle è un siciliano, ma un estraneo… Se entrando a casa vostra l’ospite cominciasse a schifarvi per il disordine e lo sporco voi così reagireste? L’abbraccereste e l’applaudireste con enfasi e gioia pur di non irritarlo ulteriormente? Siciliani ma che ci succede? Ci affamano, ci assetano, ci calpestano e noi non ci indigniamo? Noi applaudiamo?
Gabriella Grasso