sabato , Ottobre 5 2024

GUIDA AL NUOVO CANONE RAI

canone-raiSi avvicina la scadenza della tassa più odiata dagli italiani: il canone Rai. La legge di Stabilità prevede che il pagamento avvenga tramite un’utenza domestica nella «prima casa» (sia di proprietà o in affitto) con una voce specifica pari a 20 euro per ognuno dei primi cinque bimestri dell’ anno, per un totale di 100 euro.

Un’ escamotage per cercare di scongiurare l’ altissima evasione: uno studio Mediobanca calcola in 420 milioni di euro la somma che questa formula permetterà di recuperare, a fronte di un’evasione stimata in circa 600 milioni. Non è prevista l’ interruzione della fornitura di energia nel caso di mancato pagamento, anche perché la voce verrà indicata separatamente rispetto a quella della luce.

CHI DEVE PAGARE Il canone è una tassa di possesso su una o più televisioni o apparecchi «atti o adattabili alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive». Sono esclusi smartphone, tablet e pc purché lo schermo non abbia una scheda video.

CHI NON DEVE PAGARE Sono esenti gli over 75 con meno di 8mila euro di reddito annuo, i militari delle forze armate che vivono in ospedali militari, case del soldato e sale convegno, alcune tipologie di cittadini stranieri (diplomatici, personale Nato) e le imprese che vendono e riparano tv. Possono inviare alla compagnia fornitrice dell’ energia elettrica una richiesta di non pagare il canone anche chi ha già pagato per un altro immobile o se ha pagato il coniuge (il canone vale una volta a nucleo, indipendentemente dal numero di case e di tv.) I proprietari di immobili dati in locazione non pagano nulla: il canone va addebitato al locatario.

CHI HA DISDETTO O NON HA LA TV Viene data per scontata la presenza di un televisore in casa e spetta eventualmente al contribuente dimostrare il mancato possesso all’ Agenzia delle Entrate. Cosa succede a chi non ha la tv, l’ ha regalata o rottamata o ha regolarmente disdetto il canone?

 Secondo gli esperti basterà inviare un’ autocertificazione alla società che gestisce il servizio di fornitura dell’ energia elettrica. Nel caso non si possieda la tv basterà una dichiarazione sostitutiva di certificazione in cui dopo le generalità si comunica «di non essere in possesso di alcun apparecchio atto o adattabile alla ricezione delle radioaudizioni». Nel caso in cui la disdetta del canone Rai sia già stata formulata gli esperti suggeriscono di «ricordare» comunque alla Rai con una raccomandata all’ Agenzia delle Entrate S.A.T.

(Sportello Abbonamenti TV, Ufficio Torino 1, Casella postale 22, 10121 Torino) che la richiesta di suggellamento volta a rendere inutilizzabili gli apparecchi televisivi detenuti è stata attivata (anche se non verrà mai effettuata) e che dunque nulla è dovuto.

CONTROLLI E SANZIONI Sarà compito dell’ Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza compiere accertamenti per verificare eventuali dichiarazioni mendaci. Se risultasse che l’ imposta è stata evasa, il contribuente dovrà pagare una sanzione pari a cinque volte il canone stesso, con eventuale iscrizione a ruolo e cartella esattoriale affidata a Equitalia.

Felice Manti per “il Giornale”

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