Il prof. Augusto Barbera giudice Costituzionale è un nostro conterraneo

Il prof. Augusto Barbera è stato eletto Giudice della Corte Costituzionale. È un nostro conterraneo, essendo nato ad Aidone, e vissuto fino al periodo degli studi universitari. Vive da decenni a Bologna, ma ha sempre tenuto un legame forte con la sua Terra, sia per ragioni affettive (la moglie è nativa di P. Armerina) che per il suo sentire siciliano, immutato nel tempo. Non spetta a noi descrivere, non avendone i titoli, la sua ricca figura di Costituzionalista e studioso del Diritto, di riformatore del sistema istituzionale italiano, di stimato parlamentare e ministro (appena 2 giorni a causa della decisione sconsiderata dell’allora segr. del PDS). Ci basta, tuttavia, richiamare quanto scritto dal costituzionalista Ceccanti: “il valore di Barbera penso d’identificarlo nella ricerca di coniugare passione civile e rigore di studioso. Due virtù civiche difficili da combinare: la sola passione civile può portare a forme di rigidità ideologica, così come il rigore da solo può portare al minimalismo dell’esperto che offre soluzioni a qualsiasi causa“.
Queste due possenti doti che, da Uomo delle Istituzioni e da Giurista lo hanno spinto nelle sue battaglie lungo un tracciato unico, ossia lo scongelamento di un sistema democratico raffreddato a causa d’un Mondo diviso in blocchi, e statico nei decenni per le chiusure ideologiche. Di queste battaglie, ne ricordiamo alcune. Da Leader, con Segni, del movimento referendario degli anni ’90 a Vicepresidente della Bicamerale per la Riforma dello Stato; da Autore di Leggi di riforma elettorale a Saggio della Comm. governativa del 2013 sulle Riforme. Infine, in questo anno sostenne l’impianto normativo delle note riforme del governo Renzi.
Le sue virtù civiche che emergono non sono solo passioni civili e rigore di studioso, ma anche altre che danno i segni inconfondibili di una Persona pubblica e privata “ Soave “. C’è in Lui una delicatezza umana che fa sentir bene chi gli sta accanto. Quando dialoga, si avverte subito che è attento nel capire le ragioni diverse, possedendo quella dote non frequente del desiderio d’acquisire i convincimenti altrui. Ha vissuto, e vive, la Politica nella sua dimensione alta, quella della ricerca attiva con intenso impegno civico in ragione di quel Bene Comune annodato dai valori perenni della Democrazia, della Equità sociale e dei Diritti del Cittadino. È stato militante di Partito – PCI, PDS, DS e PD – contribuendo con i suoi interventi all’estensione della Sinistra Riformista. Negli anni lunghi dello sviluppo di questa parte politica nello sforzo di “tenere i ritmi della Storia”, il prof. Barbera con la sobrietà dell’intellettuale militante, altra sua virtù civica, affermava il concetto che i Principi Costituzionali sono inamovibili per restare sempre tali, ma i suoi strumenti applicativi devono avere il segno dei tempi, seguendo la loro evoluzione. Evidentemente, da oggi pone fine alla sua appartenenza politica per l’Alto Mandato conferitogli.
Di recente, ha scritto la voce “Costituzione” dell’Enciclopedia del Diritto. Altra virtù: quando scrive sente il compito di farlo per rivolgersi a tutti, e non solo agli esperti. È quanto s’avverte leggendo, come uno dei tanti, la sua più recente fatica di scienziato del Diritto.
Non resta che esprimere gli emozionanti auguri dei suoi conterranei con l’orgoglio d’avere un Giudice Costituzionale figlio di quella Sicilia Interna sempre più marginale dal contesto stesso dell’Isola. Buon lavoro, professore Augusto!

VINCENZO CIMINO