Il 27 gennaio è il giorno della Memoria. Ci tocca ricordare nei modi dovuti l’orrore dello sterminio, decontestualizzandolo da un occidente disinteressato alla morte di migliaia di uomini, donne e bambini.
Ricorderanno con la necessaria retorica anche i nostalgici di Hitler e Mussolini, senza avvertire l’urgenza di rivedere la purezza dell’europeo minacciato dal nero invasore. A quanti si selfano con svastiche e camicie nere per credo o anche per divertissement ricordo che dal 2016 il Mein Kamf è libero dai diritti d’autore e dunque potrà essere liberamente pubblicato, riadattato e letto in ogni lingua e dove senza tema o vergogna mentre invece il Diario di Anna Frank, il manifesto contro la guerra della giovane ebrea deceduta nei campi di sterminio per mano nazista, no. I vincoli editoriali non ne permettono la libera pubblicazione. Leggete ai pargoli il pensiero lucido di un assassino acclamato dai benpensanti e dai capitalisti del tempo e speriamo che qualche puro e duro non approfitti del manifesto della razza, pensando che si possa ancora oggi attuare, dato che anche oggi di razza si parla. Tanto ebrei, neri, gay, sinistri, sempre uguali sono ieri come oggi. Riportiamo un passo dal Main Kampf il resto leggetelo voi se vi aggrada.
Ogni tanto le riviste riportano delle notizie al piccolo borghese tedesco: un negro per la prima volta è diventato avvocato, professore, pastore o qualcosa del genere in un posto o in un altro. Mentre la stupida borghesia accoglie la notizia con sorpresa per un così stupefacente avvenimento, ammirata per questo strabiliante effetto della pedagogia attuale, l’ebreo astutamente si serve di questo per convalidare la teoria da inculcarsi ai popoli in merito all’eguaglianza degli uomini. La nostra società borghese e decadente non si accorge che in questo modo si commette un vero peccato contro la ragione; che è una vera pazzia quella di istruire una mezza scimmia perchè si pensi di aver preparato un avvocato, mentre milioni di membri della eccelsa razza civile devono rimanere in posti pubblici e miseri.
Riportiamo anche dieci frasi dal Diario di Anna Frank, ma i nostalgici del duce si sentano pure esonerati dal leggerle
1.Per una come me, scrivere un diario fa un curioso effetto. Non soltanto perché non ho mai scritto, ma perché mi sembra che più tardi né io né altri potremo trovare interessanti gli sfoghi di una scolaretta di tredici anni. Però, a dire il vero, non è di questo che si tratta; a me piace scrivere e soprattutto aprire il mio cuore su ogni sorta di cose, a fondo e completamente.
2.Come è meraviglioso che non vi sia nessun bisogno di aspettare un singolo attimo prima di iniziare a migliorare il mondo.
3.So quello che voglio. Ho uno scopo, un pensiero, ho la fede e l’amore. Permettetemi di essere me stessa e sarò soddisfatta. So che sono una donna, una donna piena di coraggio e di forza d’animo.
4.Non ci è permesso di avere opinioni. Le persone possono dirti di tenere la bocca chiusa, ma non possono impedirti di avere un’opinione. Anche se si è ancora molto giovani, non dovrebbero impedirti di dire quello che pensi.
5.Anche le donne dovrebbero essere rispettate! In generale, gli uomini sono molto stimati in ogni parte del mondo, quindi perché non dovrebbero esserlo anche le donne? Soldati ed eroi di guerra sono onorati e commemorati, agli esploratori è garantita fama imperitura, i martiri sono riveriti, ma quanti considerano anche le donne come combattenti? Le donne, che lottano e soffrono per assicurare la sopravvivenza della razza umana, sono soldati molto più forti e coraggiosi di tutti quegli eroi che lottano per la libertà messi insieme!
6.Ognuno di noi ha dentro di sé una buona notizia. Ed è che non si sa quanto grande si può essere! Quanto si può amare! Che cosa si può realizzare! E quale sarà il nostro potenziale!
7.Ecco la difficoltà di questi tempi: gli ideali, i sogni, le splendide speranze non sono ancora sorti in noi che già sono colpiti e completamente distrutti dalla crudele realtà. È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto, perché continuo a credere nell’intima bontà dell’uomo.
8.Quel che è accaduto non può essere cancellato, ma si può impedire che accada di nuovo.
9. Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.
10.Chi è felice farà felici anche gli altri, chi ha coraggio e fiducia non sarà mai sopraffatto dalla sventura!
‘Una cosa però l’ho imparata: per conoscere bene la gente bisogna averci litigato seriamente almeno una volta.
Solo allora puoi giudicarne il carattere.’
11 ‘Chiunque è felice, renderà felice anche gli altri.’
12 ‘Viviamo tutti con l’obiettivo di essere felici; le nostre vite sono diverse, eppure uguali.’
13 ‘Non penso a tutta la miseria, ma alla bellezza che rimane ancora.’
14 ‘La verità è tanto più difficile da sentire quanto più a lungo la si è taciuta.’
15 ‘A dispetto di tutto quanto credo ancora che la gente abbia davvero un buon cuore.’
16 ‘Ciò che un cristiano fa è sua propria responsabilità, ma ciò che fa un singolo ebreo viene fatto ricadere sulle spalle di tutti gli ebrei.’
17 ‘Penso che quello che mi sta accadendo sia meraviglioso, e non solo per quello che si può vedere del mio corpo, ma tutto quello che sta crescendo dentro. Non ho mai discusso di me stessa o rivelato alcune di queste cose a qualcun altro. Questo è il motivo per il quale ho parlato con me stessa di queste cose.’
18 ‘I genitori possono solo dare ai figli buoni consigli o indirizzarli sulla buona strada, ma la formazione definitiva della personalità di una persona è nelle mani della persona stessa.’
19 ‘È davvero meraviglioso che io non abbia lasciato perdere tutti i miei ideali perché sembrano assurdi e impossibili da realizzare.
Eppure me li tengo stretti perché, malgrado tutto, credo ancora che la gente sia veramente buona di cuore. Semplicemente non posso fondare le mie speranze sulla confusione, sulla miseria e sulla morte. Vedo il mondo che si trasforma gradualmente in una terra inospitale; sento avvicinarsi il tuono che distruggerà anche noi; posso percepire le sofferenze di milioni di persone; ma, se guardo il cielo lassù, penso che tutto tornerà al suo posto, che anche questa crudeltà avrà fine e che ritorneranno la pace e la tranquillità.’