Mentre si discute di diritto negato, nell’Italia in via di civilizzazione, si consumano tre femminicidi in 24 ore: a Brescia, a Misterbianco e a Pozzuoli; per amor di verità una è stata solo bruciata, dal padre di sua figlia, ma ancora campa. L’omofobia e la discriminazione di genere si potrebbero combattere a partire dalle scuole, con l’educazione affettiva obbligatoria, come in Germania, dove le scuole cattoliche antepongono il diritto dell’individuo al diritto del credente, e così in Olanda e nei Paesi Scandinavi mentre è ancora scandalosa in Italia. I nostri pargoli non ne necessitano? Loro sapranno a tempo debito e dagli altrettanto impreparati amici il cosa e il come? E le indesiderate gravidanze e le altrettanto indesiderate malattie veneree se le terranno, perché non si consuma fuori dal matrimonio benedetto dalla chiesa? La Meloni pre gravidanza dixit! Potrebbero al limite, i nostri pudici infanti, informarsi con la televisione, che in prima serata manda l’avvincente storia di un milionario sculacciatore di laureande, o recuperare un reportage giornalistico spostato alle 22 e 30 per non turbare i loro rosei sogni. La domanda rimane: ma la laureanda da un collaboratore a progetto si sarebbe fatta sculacciare? E soprattutto capirà la Giorgia che la dialettica dell’intolleranza è spregevole, ora che pure lei l’ha “tastata”? Auguri cara Giorgia e stai serena che peggio è andata alla Cirinnà.
Gabriella Grasso
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