Passato Natale, in ogni momento del giorno e della notte, in televisione e alla radio, all’aere e al chiuso, sentiamo ripetere come un mantra che il canone è bello, è giusto e costa pure poco e da quest’anno lo pagheremo senza alcuno sforzo. Ho visto gente supplicare la tv per pagare subito e pure rincarato, ho visto gente sbattersi la testa contro il muro, al passare dell’ammorbante jingle; coraggio che luglio sta arrivando, pagheremo e tutto finirà. Coraggio!
No e invece no! No, perché l’Enel &Co non ha ancora ben capito come metterlo in bolletta, il canone.
Come procedere?
Bisognerà emettere le nuove fatture modificate? Bisognerà incrociare le banche dati? Occorrerà chiarire una lunga serie di nodi, che ancora non sono stati sciolti, dalla questione dei ritardati pagamenti, alle morosità, dall’eventualità di un cambio di fornitore ai pagamenti parziali, dai reclami ai contratti non residenti. Insomma, un caos.
Il Parlamento, impegnato a ridicolizzarsi, ha promesso un serio impegno già da fine giugno e al limite per quest’anno, avrebbe suggerito la Lorenzin dell’ultraprostituzione, lo faranno pagare solo alle neoriconosciute coppie gay. Onori e oneri. Onori e oneri.
Gabriella Grasso
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