domenica , Febbraio 9 2025

Etero in sollucchero

etero si e utero noE di nuovo il web si divide fra etero si e utero no. Salvini proclama la necessità di riaprire le case chiuse, di spianare gli zingari, di ributtare al mare i clandestini e di bruciare le nuove streghe, accompagnato dagli eleganti fruitori di pensiero e parola che nel web, cloaca massima di ogni deiazione, proclamano la sacralità della vita dei bambini, a patto che non siano vittime di pedofilia ecclesiale, di interesse capitale o di equilibrio sociale. I bambini sfruttati, cancellati e oltraggiati hanno stufato, già Aylan era dèmodè sei mesi fa, ora è il tempo dei figli dei gay: frutto di egoistico desiderio genitoriale (come quelli degli etero, tra l’altro). Ora è il tempo delle povere donne asiatiche sfruttate e scippate del frutto del ventre loro. Del ventre di Shila, espulso per schiacciamento dopo il crollo del Rana Plaza dove con altre migliaia di donne utero munite cuciva magliette e pantaloni per la moda occidentale e per una manciata di centesimi, non interessa a nessuno. E di nuovo l’irritabilità esaspera gli animi di chi abbisogna di un nemico per esistere, annoiando il popolo che abbisogna di pane e sanità e di un bambino scippato dal seno materno per essere attaccato alle… di un frocio comunista, che l’ha comprato con il vitalizio pagato dal popolo. E guai a far notare che i bambini “commissionati” semplicemente non sarebbero stati se non fossero intensamente stati voluti e amati, ma certo questo è un discorso “contro natura”. E’ dal tempo del referendum sulla legge 40 che si evoca la violenza della tecnica contro la natura, ma la tecnica medica interviene ogni giorno nelle nostre vite, dal cachet per il mal di testa alle protesi per denti, all’accanimento terapeutico anche contro la volontà del morituro. La maternità non è solo gestazione e carnalità! La maternità è un impegno quotidiano, mai scontato e per nulla istintivo! La maternità è fatta di amore e di cura e di reciproca educazione. Da noi si usava dire fino a non molti anni fa “ha comprato un bambino” e nessuno si scandalizzava, oggi gli scandalizzati sono quelli che postano il listino prezzi e preparano il terreno all’odio verso il diversamente nato. Fuori dal web si sta consumando la terza guerra mondiale, a pezzi certo, ma certamente fatta di morti e piccoli e grandi. Fuori dal web si sfruttano e si respingono donne e uomini e bambini, ma la cosa non ha certo la valenza del figlio di Vendola. Benvenuto figlio di Vendola, benvenuto in questa valle di militi del web.
Gabriella Grasso

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