“Cosa apprezzi di me, mio strano amante?”
“Sii bella e taci”
Baudelaire così scriveva, ma era Baudelaire; così però pensano pure i tanti bertolaso che alle gazebarie hanno votato il maschio alfa, sfasciator d’Italia e competitore unico di se stesso.
Da anni assistiamo alla misoginia di Stato declinata in ogni modo e forma e da anni assistiamo pure all’ “Io femminista mai!” a meno che mi si tocchi la “grassottella” irritabile o la catodica mamma che per prima mise avanti la “panza” per dir di no allo sfascio del fascio.
Sulle pubblicità sessiste, sui femminicidi indicibili perchè cacofonici e sugli insulti quotidiani alla donna in quanto tale, queste femministe vagamente intermittenti sorvolano bellamente e poi diciamolo, sulla panza della Meloni, Bertolaso ha solo detto quello che pensano tutti.
La parità è una menzogna.
La maternità in Italia è un onere.
L’assistenza alle madri non esiste.
Quante possibilità ha una donna di fare un lavoro impegnativo e accudire un bambino senza aiuti familiari, essendo inesistenti quelli statali? Quanti asili nido ci sono sul territorio italiano? Quanto accessibili sono i pochi esistenti? Quante donne dovrebbero rinunciare al loro lavoro se non avessero l’aiuto delle loro mamme/nonne? Tante, troppe! Bertolaso sindaco di Roma anzi Bertolaso presidente d’Italia che i Bertolaso l’Italia si merita.
P.S.
Alla Giorgia mamma d’Italia suggeriamo Romano/a per l’erede: orgogliosamente patriottico e velatamente evocativo.
Gabriella Grasso
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