Bella partita, giocata bene, ovviamente dalla squadra avversaria. Non so quanti di Voi leggano la Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, è un attimo noiosa, ma è non di rado edificante. In essa si percepisce il respiro vero del Governo di questa isola della quale, ultimamente, si sta mettendo in dubbio persino il diritto all’Autonomia. Quell’autonomia che ci venne data in cambio del sangue versato da chi, magari errando i compagni di processione, credette nella indipendenza di una Terra bistrattata dall’Italia.
Ma lasciamo stare la questione autonomista, che, peraltro, viene posta proprio da chi, nel frattempo, tiene in vita il peggior governo regionale dell’ultimo ventennio, da chi, quelle cose incredibili che si possono leggere sulla Gazzetta Ufficiale, decide e ci cala sulla testa, forse sulle corna, che infine di popolo cornuto e bestia si tratta.
Allora, Gazzetta del 22 Aprile ultimo scorso, pag. 33, L’assessore al turismo, sport e spettacolo pubblica il DECRETO 10 febbraio 2016. “Calendario regionale delle manifestazioni di grande richiamo turistico – anno 2016”.
Segue un elenco di tutte le manifestazioni sportive, turistiche, schiticchi, sagre, salsicciate, incontri, parate, festini, corse con i sacchi, sfide all’ultima calia e semenza della splendida isola del sole.
Da cittadino ennese immagino di trovarVi dentro cose come la Settimana Santa ennese, alcune delle feste padronali, la rinverdita Casazza di Nicosia, la spettacolare Ddarata di Troina.
Cerco, penso di aver sbagliato, cerco di nuovo, poi mi convinco, non compare nulla.
In un elenco di ben 168 manifestazioni regionali compaiono solamente il Palio dei Normanni di Piazza Armerina, che, peraltro, non è più nel territorio provinciale ennese, e la manifestazione “Centuripe nel Presepe”.
Rimasto “alluccutu” mi riprendo tentando di capire di cosa si tratti nelle altre 166 manifestazioni. Saranno eventi tali da meritare ben più alte considerazioni di quanto non si possa fare per le splendide ma evidentemente poco interessanti manifestazioni religiose e non delle nostre quattro piazzette.
Ne viene fuori che la provincia di Messina, che conta di gran lunga il maggior numero di comuni e che tra questi annovera ad esempio le Eolie e Taormina ha in elenco 36 eventi, quella di Ragusa, baciata da flussi turistici di notevole corposità si ferma a 4 eventi, Palermo arriva a 20 eventi e 14 Trapani, Siracusa rimane a 9 mentre Agrigento 5 e Caltanissetta 8. La parte del leone la fa la provincia di Catania, con ben 66 eventi. Di tutti i tipi, dalle cose di grande richiamo alla sagra della mostarda a San Pietro Clarenza. La sola Pedara annovera ben 4 eventi.
Pedara come la provincia di Enna, e del resto si sa, c’è persino il detto, “vedi Pedara e poi muori”, no quella era Napoli… allora com’era… “tutte le strade portano a Pedara”.. no era Roma.
Cosa ha allora sta Pedara per assurgere a centro del Turismo siciliano?
Provate ad indovinare, a Pedara vive… Anthony Barbagallo, deputato del Partito democratico e Assessore Regionale al Turismo, firmatario del decreto di cui…
Bene, mi fermo qui, a Voi l’ardua sentenza, per me Crocetta e Co, hanno già fatto abbastanza.
Giuseppe Maria Amato
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