Saltare. Dentro le pozzanghere come dentro le esperienze dell’esistenza. A rischio e pericolo, con la possibilità di zupparsi i piedi ma sentendosi vivi e attori di se stessi.
La consapevolezza che ci accompagna quando ci accingiamo a fare nuove cose, nuove esperienze e nuovi percorsi, ha sempre a che fare con la voglia di metterci più o meno in gioco, quanto siamo disposti a mettere sul tavolo della roulette della vita? Quanto siamo bravi a metterci di nostro? E quanto sappiamo saltare?
Da bambini, giocando con gli altri, ci si sfidava al salto più alto, a quello più lungo o a quello più agile.
Oggi, da grandi, lo facciamo? Saltiamo? Ci sforziamo come quel bimbo che eravamo per raggiungere gli obiettivi che volevamo (o vogliamo) raggiungere? Per realizzare il “cosa vuoi fare da grande?” che gli adulti ci chiedevano con l’enfasi e speranza che riponevano in noi bimbi…
La pozzanghera attrae, ora saltarci o no è una scelta da grandi, perché i bambini ci saltano senza pensarci.
Dina La Greca
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