La forza dell’attesa. Arrivi quasi al limite della pazienza in certi casi della tua vita, ti soffermi, ti guardi allo specchi, ti guardi indietro… e poi speri di poter guardare avanti con la stessa fiducia dei giorni precedenti, delle estati precedenti, quando tutto è preteso e sembra dovuto dalla vita.
Poi ti soffermi e capisci che semplicemente l’attesa è essa stessa un nutrimento, la stasi del salto, la forza della slancio, i saltelli sul trampolino prima del tuffo definitivo. Ci si scorda troppe volte di attendere il momento giusto, il giro giusto e l’istante esatto in cui agire è confuso nella foga dell’eccitazione, e quindi, non calibrato.
L’attesa ha il sapore forte della ricarica, della conservazione delle forze, del riequilibrio dei pensieri; ha spesso a che fare con la gestione, in contrapposizione, dell’impazienza, di quel sentimento che ti fa agire di foga, senza ragionare né pensare al giusto modo di scoccare la freccia dal proprio arco.
Dina La Greca
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