Ripigliamo il tour di Enna, la Città dei Contenitori vuoti. Come già detto, è la parte dimenticata, che s’è eclissata ma che ha molto da narrare e raffigurare, non solo a noi ennesi. Dentro le loro mura si ritrovano le memorie di un tempo, anche recente, operoso e motivante; pure, ahinoi, le forme d’un presente statico e senza fiducie. Chissà, però, se da uno sguardo sconsolato possa scattare una reazione rabbiosa per voglia corale di fare, riportandoli magari alla loro benefica utilità.
Il 1° cammino è stato “Castello – Belvedere – Bosco Rossomanno”. Il secondo itinerario è “Palazzo Banca d’Italia – Albergo Belvedere – Vecchio Ospedale Farinato”. Prendiamo dunque avvio dalla Piazza du Governu, luogo di pregio architettonico per i suoi inconfondibili palazzi stile anni trenta e l’armonia degli spazi. Domina per la sua maestosità marmorea
- il Palazzo della Banca d’Italia. È possente con la facciata dal rigore logico nell’armonia delle parti; e con l’enorme e freddo portone ferroso. Sul retro, quasi a smentire il suo monumentale aspetto, si godeva un giardino ricco d’alberi e flora mediterranea. SI entrava nell’edificio per ritrovarsi in un immenso atrio alto circa 10 metri, luminoso per tanta luce naturale che entrava, e animato dagli sportelli bancari. Gli uffici interni erano spaziosi e arredati con solidi mobili artigianali ( che fine hanno fatto?). Da circa 15 anni, dopo averlo chiuso, si sono portati le chiavi a Roma. Eppure, potrebbe tornare utile alla Città destinandolo a Rettorato dell’Università Kore. Siamo convinti che la Banca ad una tale ipotesi presterebbe, perlomeno, attenzione per più ragioni di convenienza reciproca. Ma dalle nostre parti, si sa, quando un atto di pubblica utilità è a costo zero, non richiedendo finanziamenti, non interessa a nuddu.
Con quest’idea fantasiosa di testardo ottimista attraversiamo la piazza- parcheggio per ritrovarsi in quello che fu
- L’Albergo Belvedere. Era uno dei più prestigiosi Hotels della Sicilia. Sissignori, è così! Era stato costruito in stile liberty palermitano, progettato dal grande arch. Basile. Le halles, le vetrate con i loro disegni, la spaziosità delle camere, le sale ricevimento, il giardino per godere il panorama: quanta bellezza! E poi, ha ospitato Statisti (Gorbaciov, Moro…), Leader Politici (Berlinguer, Fanfani, La Malfa….) Cantanti lirici e leggeri di fama planetaria, Intellettuali (Sciascia, Guttuso…), Campioni sportivi di livello mondiale. Era il salotto buono della Città, frequentato da chi aveva gioia di vita. Negli anni ottanta finì nell’incuria totale che portò alla sua fine. Nulla è rimasto della sontuosità e splendore passato, anzi a forza di ristrutturare, tutto è stato distrutto. Che peccato! Negli anni scorsi, fu aperto un cantiere per interventi d’edilizia. Essendo privato l’immobile, nulla è dato sapere. Ma essendo pure d’evidente valore storico artistico, attenzione e verifica sarebbero stati opportuni, per non dire obbligati.
Ci avviamo, percorrendo la via Roma e osservando i non pochi negozi abbandonati, verso Piazza Carmine per ritrovarci di fronte l’ingresso del
- Vecchio Ospedale “Farinato”. Aveva una reputazione regionale per i suoi operatori stimati ovunque; era dotato di reparti funzionali e a pieno ritmo. Era del tempo passato però, e quindi inadatto a taluni servizi della moderna ospedalità. Ma qual è la situazione che si presenta, ora? S’è chiuso il vecchio per fare di quello nuovo di Enna Bassa un contenitore, anch’esso in buona parte, vuoto! Insomma, una celebrazione dello sperpero e del disfacimento delle risorse pubbliche. Ma c’è la chicca: pare che un’ala dell’antico “Farinato” sia stato trasformato in una sorta albergo per ospitare i parenti dei degenti. Se così fosse, vorremmo visitarlo, anche a rischio d’incazzature per la sua certa inutilizzabilità. Accanto all’ex nosocomio c’è quello che fu “ il Laboratorio d’igiene e profilassi”. Di fatto, anche questo è un edificio svuotato e in via d’abbandono definitivo.
Ricordi del passato e analisi dure del presente, pensieri e sguardi su una Città rivoltata in alcuni decenni ci accompagnano dopo questa seconda camminata in Luoghi sbacantati di persone e di beni, ossia di qualsiasi forma d’ attività umana. La mente ci porta sempre al punto di partenza: questa Città sa dotarsi di una classe dirigente che, in un modo o nell’altro, ha voglia di recuperare con un grande progetto soprattutto culturale un siffatto PATRIMONIO? I soggetti d’attivare ci sarebbero: Istituzioni Locali, Università, Mondo Professionale e i cosiddetti Corpi Intermedi. Manca, purtroppo, la Componente essenziale, ossia la POLITICA che oramai ad Enna non è più di casa.
VINCENZO CIMINO
Riceviamo e pubblichiamo:
In una delle ultime passeggiate nella sua ormai ex Città, l’illustre Prof. Cimino, sicuramente di domenica mattina, nota a malincuore che quello che fu il Laboratorio di igiene e profilassi è un “edificio svuotato ed in via di abbandono definitivo”.
E sì… siamo alle solite, caro Professore: l’importante è buttare veleno ancora una volta per mortificare questa martoriata Città.
Per Sua conoscenza nell’”edificio svuotato ed in via di abbandono” operano diverse professionalità che spesso ricevono attestati di stima e plauso dall’Utenza. Solo per mera informazione: al piano terra, entrando a destra c’è il Laboratorio di Sanità pubblica che si occupa di controlli di acque potabili, piscine, funghi alimentari, stupefacenti eccetera (risulta inserito nell’elenco nazionale dei laboratori accreditati). Entrando a sinistra c’è la medicina dello sport che si occupa delle visite di idoneità per atleti agonisti e non agonisti, di visite per l’idoneità alle selezioni militari e di quelle attività definite dalla C.R. 1045/2001 e dalla LR 36/2000. Continuando c’è l’Ambulatorio per i disturbi del comportamento alimentare in età evolutiva; nello stesso corridoio, nonché con altri locali in un piano inferiore ed accesso autonomo, c’è il Consultorio familiare che si occupa di prevenzione oncologica, accompagnamento alla nascita, post parto, e tante, tantissime altre attività. Infine al primo piano è allocata l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).
I professionisti che da anni operano nei locali attenzionati dal Prof. Cimino lo invitano, in uno con un rappresentante della Testata giornalistica a visitare lo stabile nei giorni lavorativi e durante gli orari di servizio; si accorgerà allora che i locali non sono svuotati ma bensì pieni di professionalità e di utenti. Professionalità al servizio dei Cittadini Ennesi e della Provincia.
P.S. all’ultimo un dubbio: ca avissi sbagliatu u numeru civico?
Peppe Marzo
goliardicamente risponde Enzo Cimino
Evidentemente, se così è quanto descritto dal sig. Marzo, ci scusiamo per il nostro errore per nulla leggero. A un tempo ci rallegriamo per tante attività che animerebbero il Palazzo ex Profilassi prov.le.
Tempo fa, trovandoci in questi luoghi, notammo stanze arredate ad uffici, è vero, ma molte vuote di dipendenti (non era giorno festivo!). Comunque, ci eravamo ingannati, per cui non ci resta che far visita per offrire agli offesi sinceri il caffè, come ammenda nei miei confronti.
Quanto alle considerazioni personali sui miei articoli, che sarebbero “veleni sulla Città”, li rispettiamo in linea di principio, ma non le riteniamo meritevoli della nostra attenzione.
Perchè? Si può supporre.
Vincenzo Cimino
ASP di Enna. I servizi nell’ex ospedale Farinato
Quanto scritto dal sig. V. Cimino, nella rubrica del quotidiano on line vivienna.it “I contenitori vuoti”, in merito all’ex Ospedale Farinato e all’edificio ad esso contiguo, ci offre l’opportunità di evidenziare la notevole mole di offerta di servizi e strutture sanitarie che hanno sede proprio presso gli edifici indicati come vuoti.
L’Ufficio per le Relazioni con il Pubblico, attingendo dalle informazioni correnti e presenti anche nel sito dell’ASP, descrive sinteticamente l’attività dei servizi ospitati nei due edifici.
“Nell’edificio in passato adibito all’Igiene e Profilassi, opera il Laboratorio di Sanità Pubblica dell’ ASP di Enna, accredito a livello nazionale, tra le cui funzioni vi sono il controllo acque consumo umano, per funzioni ricreative, le analisi tossicologiche; nello stesso piano, la Medicina dello Sport rilascia i certificati di idoneità agonistica (DM 18/02/82, anche a favore degli aspiranti militari), non agonistica e svolge le attività previste dalla normativa vigente in materia. Sempre nell’edificio ex LIP di Enna Alta, opera l’ambulatorio dei Disturbi del Comportamento Alimentare (DCA) per il trattamento di anoressia e bulimia nervosa, il disturbo da alimentazione incontrollata e altri disturbi non altrimenti specificati, legati all’alimentazione.
Con ingresso situato di fronte al vecchio ospedale, vi è il Consultorio Familiare che opera quotidianamente con la sua equipe multiprofessionale (ostetrico, ginecologo, assistente sociale, pediatra ecc). Molteplici sono le attività per la tutela della salute della donna, per la tutela della procreazione e della maternità e paternità responsabili, per la tutela dell’unità madre bambino all’interno del percorso nascita, e per la prevenzione dei tumori femminili; il Consultorio garantisce anche la certificazione ex Legge 194/1978.
Nello stesso stabile trova sede l’ARPA (Agenzia Regionale per la Protezione dell’Ambiente).
Nell’ex ospedale Farinato, sono operativi numerosi servizi sanitari, a partire dalle strutture appartenenti al Dipartimento di Prevenzione Veterinaria. L’utenza che vi afferisce trova risposta a tantissime esigenze come, tra l’altro, la certificazione igiene e benessere animali, le autorizzazioni ai trasporti animali, al rilascio passaporto cani, alla microcchipatura cani , alla DIA per strutture veterinarie e di prevenzione randagismo, alla SCIA per registrazione aziende produttrici latte crudo, all’ attivazione insediamenti zootecnici. Vengono eseguite, inoltre, le procedure per il riconoscimento stabilimenti che trattano alimenti di origine animale, per la liquidazione indennità abbattimento animali infetti , per i piani di eradicazione delle principali malattie infettive degli animali.
Nello stesso stabile, vi è il SIAN, Servizio Igiene Alimenti e Nutrizione, che ha il compito di vigilare sulle attività di produzione, trasformazione, conservazione e commercializzazione degli alimenti e delle bevande; vigilanza sugli esercizi pubblici e sul commercio dei fitofarmaci; effettua attività istruttoria per il rilascio delle autorizzazioni sanitarie a firma del Sindaco; controllo e vigilanza sulle acque potabili in distribuzione per uso umano.
Il Servizio di Igiene e degli Ambienti di Vita (SIAV) si occupa di profilassi delle malattie infettive e diffusive, comprese le vaccinazioni obbligatorie e raccomandate; effettua vigilanza sulle strutture di interesse collettivo(igiene delle scuole di ogni ordine e grado) effettua istruttoria, vigilanza e controllo per l’esercizio di studi medici, ambulatori radiologici, laboratori analisi e dei servizi di trasporto infermi e di infortuni a mezzo ambulanze; si occupa di Igiene Edilizia per il parere dei progetti di costruzione di abitazione e di strutture con permanenza di persone; controllo sui pozzi, sorgenti e fonti di approvvigionamento idrico.
Ha sede nei locali anche la Medicina Scolastica che si occupa di prevenzione delle patologie che colpiscono la popolazione scolastica tramite realizzazione di screening nelle scuole elementari e medie inferiori; l’U.O.E.S.A. svolge, a sua volta, interventi ed attività per la promozione della salute e i cambiamenti degli stili di vita per la prevenzione delle malattie.
Il Servizio Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro (SPRESAL) si occupa di prevenzione nei posti di lavoro, svolge attività di vigilanza sul territorio con particolare attenzione alla salute e alla prevenzione degli infortuni lavorativi.
Nell’ex ospedale trovano allocazione altre strutture come l’Ufficio Formazione, lo sportello per lo stress lavoro correlato, il laboratorio di anatomia patologica.
Il Direttore Sanitario, der. Emanuele Cassarà, puntualizza: “Pur tralasciando, per evitare lungaggini, ulteriori dati e informazioni, ci auguriamo che il quadro riassuntivo delle attività, che si realizzano nei due edifici citati, possa essere esauriente nel mostrare come la tutela della salute non dipenda unicamente da ricoveri e ospedalizzazione ma anche dalla rete territoriale dei servizi presenti nel territorio. La rete, di cui abbiamo fornito un aspetto parziale, è attiva quotidianamente grazie alla professionalità dei suoi operatori ed è capace di produrre continuamente salute, dando anche la possibilità a cittadini e ad enti pubblici e privati di ottemperare a numerosi obblighi di legge per quanto riguarda l’igiene e la salubrità delle persone, della zootecnia, degli ambienti di vita e di lavoro.”