Vorrei che fossimo, amore, bianchi uccelli sulla spuma
del mare!
la fiamma della meteora ci stanca prima che possa
affievolirsi e svanire;
quella dell’astro azzurro del crepuscolo, basso sul limite
del cielo,
ci ha destato nel cuore, amore mio, una tristezza
che non può morire.
Una stanchezza proviene da quei sognatori, la rosa e il
giglio, molli di rugiada;
ah, non sognare di loro, amore mio, la fiamma della
meteora che scompare,
quella dell’astro azzurro che indugia basso
al cadere della rugiada;
perché vorrei che fossimo mutati in bianchi uccelli, tu e
io, sopra la spuma errante!
Mi ossessionano innumeri isole, e molte spiagge fatate,
dove il Tempo
si scorderebbe di noi, e il Dolore non ci verrebbe più
accanto;
saremo presto lontani dalla rosa e dal giglio e dalle
smanie del fuoco,
se fossimo solo bianchi uccelli, amore mio galleggianti
sulla spuma del mare!
William Butler Yeats
rubrica a cura di Dina La Greca
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