martedì , Ottobre 15 2024

Fuoco di Sant’Antonio. Crocetta l’estate prossima vorrebbe cancellare l’antincendio, non serve più

dopo incendioEd anche l’Altesina, l’Altesinella e il Petrale sono andati in fumo. Mancano due o tre ciuffetti di sottobosco alle pendici dell’Etna ed è fatta: la Trinacria è tutta bruciata.

Il Mediterraneo è, di fatto, un cimitero d’acqua; la campagna è, di fatto, una sterpaglia nerastra; le città, piccole e grandi, sono discariche a cielo aperto e l’aria è satura di cenere e anatemi virtuali.

Sui social, da quando le fiamme divampano l’aere (MANZONI – Il cinque maggio), se non ne condividi la foto, rischi sette anni di disgrazia. Se alla foto poi non aggiungi un’ingiuria, una malaparola, o un invito al rogo del piromane, sei un “complice”, ma le frasche davanti casa continua a non levarle nessuno.

Crocetta pare che per l’estate prossima voglia cancellare l’antincendio, non serve più, il bruciabile è bruciato e multare, con l’abbattimento immediato delle case, chiunque non pulisca i propri terreni, dentro e fuori il recintato, pare però, perché poi il sistema del brucio/spengo/ribrucio chi lo tiene in piedi?

L’idea è questa: incendiamo quel poco che resta e trasformiamo la Sicilia in un enorme pascolo, ci diamo tutti alla trasformazione del latte e facciamo concorrenza alla Svizzera, alla faccia di Erdogan che ci ha dato dei mafiosi!

P.S. – Intanto, zitto io zitto tu, si va alla guerra e pazienza per i danni collaterali che anche in Libia sono uomini, donne e bambini.


Gabriella Grasso

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