Molti Comuni dell’ennese non hanno ancora approvato i rispettivi bilanci di previsione e tra questi il Comune di Enna. Questo ritardo sta provocando un vespaio di polemiche con i gruppi consiliari di opposizione soprattutto per le ricadute sull’individuazione delle tariffe della tassa sui rifiuti. L’opposizione contesta al Sindaco Di Pietro di avere proposto un aumento del costo del servizio e di conseguenza un aumento delle tariffe della TARI visto che attraverso il gettito di questa tassa bisogna coprire integralmente il costo del servizio.
Ne parliamo con Massimo Greco.
Pare che col progetto di gestione diretta del servizio rifiuti il costo preventivato sia lievitato….
E’ probabile, tuttavia l’eventuale aumento non potrebbe rilevare sull’ammontare delle tariffe della TARI per l’anno corrente poiché il termine ultimo di approvazione delle tariffe dei tributi locali è stato abbondantemente superato dalla mancata approvazione del bilancio di previsione entro il 31 maggio.
Questo cosa significa?
Che le tariffe rimangono quelle dell’anno precedente 2015 anche in assenza di una specifica approvazione da parte dell’organo consiliare.
Quindi è tutto a posto?
No, rimane sempre il gap tra il costo del servizio calcolato dal Comune di Enna pari a circa 4 milioni e 200 mila euro e quello comunicato dalla società d’ambito “EnnaEuno” per il 2015 pari a 5 milioni e 200 mila euro. Ogni anno si genera solo per il Comune di Enna un debito di 1 milione di euro che qualcuno prima o poi dovrà saldare, visto che il servizio, nonostante tutto e con le note difficoltà, viene assicurato.
Per l’anno 2016 “EnnaEuno” ha confermato il costo del servizio dell’anno 2015?
No, ad oggi non è stato fatto e questo configura un problema nell’istruttoria del procedimento amministrativo visto che l’articolazione delle tariffe della TARI è approvata dal Consiglio comunale sulla base di un piano tecnico ed economico proposto dalla società d’ambito.