STREETS

Danziamo la giga!
Amavo soprattutto i suoi occhi graziosi,
più chiari della stella del cielo.
Amavo i suoi occhi maliziosi.
Danziamo la giga!
Lei aveva dei modi
da rendere veramente desolato un povero amante;
cosa davvero affascinante!
Danziamo la giga!
Io mi ricordo, si, mi ricordo
dell’ora e dei colloqui,
ed è il migliore dei miei beni.
Danziamo la giga!

Oh, fiume della strada!
fantasticamente apparso
dietro un uro di cinque piedi,
scorre senza un rumore
con la sua onda opaca ma pura
per pacifici sobborghi.
La strada è molto larga,
così che l’acqua gialla come una morta,
scende ampia e senza alcuna speranza
di riflettere altro che la nebbia
anche quando l’aurora accende
i cottage gialli e neri.

Paul Verlain

rubrica a cura di Dina La Greca