E’ passata la trentacinquesima edizione della sagra delle pesche. Notte gialla, area letteraria, contest fotografico, artisti di strada, espositori e tante cose belle, hanno allietato Leonforte nel primo fine settimana di ottobre. In attesa del secondo fine settimana di ottobre, che allieterà il paese con la Madonna della Catena, i paesani fanno il punto. La sagra quest’anno è stata affidata ad una azienda leader negli allestimenti e nell’organizzazione di eventi. Ora nonostante una distribuzione più ragionata degli espositori e un’ ampia partecipazione delle associazioni locali anche l’azienda ha dovuto confrontarsi con la vexata quaestio: dov’è la pesca?
La regina della sagra infatti stava ovunque fuorchè in sagra. Perché? Perchè continua a difettare la sinergia fra produttori e sagra? Perché la pesca, che avrebbe dovuto riempire di profumo e colore ogni angolo del paese, stava solo nella prosopopea dei discorsi sul marketing e nelle inespresse potenzialità di un’ eccellenza? E ancora perché si insiste sull’Ecomuseo, che ha ospitato l’estemporanea di pittura, organizzata da un club service, con una partecipazione numerosa e gioiosa di bambini, senza una preventiva regolamentazione veicolare? Per istigare i paesani a litigare sul posteggio che non si trova? Per mettere i genitori dei bimbi pittori contro i vigili urbani disperati e i contadini di ritorno dalla Noce? E perché sabato mattina la rotonda e dunque l’ingresso nord di Leonforte era impicciato con gli scavi per la banda larga? Polvere e rallentamento del traffico non sono esattamente un benvenuto per turisti e affini.
La sagra però è passata e ha lasciato anche un cadeau letterario. 140 in giallo era il pretesto per scrivere con penna e carta l’emozione del momento. Hanno partecipato viandanti e giocolieri, bambini e curiosi, ma non i viziati del pensiero. Perché? Boh? Tante sono le cose da fare e da aggiustare se si vuole continuare a investire su una sagra che ogni anno pone interrogativi senza risposta. Noi però siamo fiduciosi e sappiamo che la sagra venente sarà la sagra migliore.
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