giovedì , Ottobre 10 2024

Leonforte. E’ passata la trentacinquesima edizione della sagra delle pesche

pesca leonforteE’ passata la trentacinquesima edizione della sagra delle pesche. Notte gialla, area letteraria, contest fotografico, artisti di strada, espositori e tante cose belle, hanno allietato Leonforte nel primo fine settimana di ottobre. In attesa del secondo fine settimana di ottobre, che allieterà il paese con la Madonna della Catena, i paesani fanno il punto. La sagra quest’anno è stata affidata ad una azienda leader negli allestimenti e nell’organizzazione di eventi. Ora nonostante una distribuzione più ragionata degli espositori e un’ ampia partecipazione delle associazioni locali anche l’azienda ha dovuto confrontarsi con la vexata quaestio: dov’è la pesca?
La regina della sagra infatti stava ovunque fuorchè in sagra. Perché? Perchè continua a difettare la sinergia fra produttori e sagra? Perché la pesca, che avrebbe dovuto riempire di profumo e colore ogni angolo del paese, stava solo nella prosopopea dei discorsi sul marketing e nelle inespresse potenzialità di un’ eccellenza? E ancora perché si insiste sull’Ecomuseo, che ha ospitato l’estemporanea di pittura, organizzata da un club service, con una partecipazione numerosa e gioiosa di bambini, senza una preventiva regolamentazione veicolare? Per istigare i paesani a litigare sul posteggio che non si trova? Per mettere i genitori dei bimbi pittori contro i vigili urbani disperati e i contadini di ritorno dalla Noce? E perché sabato mattina la rotonda e dunque l’ingresso nord di Leonforte era impicciato con gli scavi per la banda larga? Polvere e rallentamento del traffico non sono esattamente un benvenuto per turisti e affini.
La sagra però è passata e ha lasciato anche un cadeau letterario. 140 in giallo era il pretesto per scrivere con penna e carta l’emozione del momento. Hanno partecipato viandanti e giocolieri, bambini e curiosi, ma non i viziati del pensiero. Perché? Boh? Tante sono le cose da fare e da aggiustare se si vuole continuare a investire su una sagra che ogni anno pone interrogativi senza risposta. Noi però siamo fiduciosi e sappiamo che la sagra venente sarà la sagra migliore.

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