sabato , Ottobre 12 2024

In questo dolce giorno dell'aprile. OTTOBRE

alba-in-spiaggia-brasile-bombinhasIn questo dolce giorno dell’aprile
fatto di vento e sole, mi soffermo
ad osservare il tuo profilo attento
e l’eleganza della tua figura,
dopo quei giorni passati in armonia
nella tranquillità di quel paesello
(come lo chiami con la tua ironia)
dove tutto è più facile capire,
dove la libertà di movimento
ti rende a un tempo docile e adulta
e placa l’impazienza di sapere
come può indirizzare la tua vita
ancora acerba e già tanto compiuta.
Così ti guardo e scopro la sottile
ansia per tutto ciò che devi fare,
per le scelte che già ti son davanti,
entro il piacere che ti da il creare
con le mani piccoli prodigi
fabbricati con duttile materia,
e fra le gioie d’una fantasia
che credi ancora incerta, come avviene
in chi ama più strade e non vorrebbe
limitando la vita restringendo
tutto ciò che è possibile nel morso
della realtà e della convivenza.
Ma intanto ammiro questa tua natura,
questa capacità di dominare
qualunque nuova impresa e di stupire
te stessa e gli altri con la tua maestria.
Ed allora vorrei che tu sapessi
che il cuore può evitare che le cose
lasciate indietro restino neglette
per sempre, e che soltanto la passione
vale a recuperare i desideri
dispersi dentro i limiti del tempo.
E poi ti guardo ancora e allora colgo,
celata dentro i tuoi lunghi silenzi,
la voglia di un amore che non leghi
di lacci più sottili la tua vita
tutta da disegnare, ma che espanda
la tua persona fuori dai confini
di una solitudine nascosta
ma tanto amata, dove sia il pensiero
prima categoria da rispettare.
T’auguro allora che questa tua attesa
lieve ti sia, e che non sia alterata
la tua natura, in cui ogni desiderio
si cela nella tua malinconia
in un soave impasto, che mi tocca
l’anima nel profondo e in tenerezza
trasforma il mio paterno trepidare.
Il resto è gioco, dolce Federica,
da riscoprire con la leggerezza
di un’età ancora fresca, una tisana
da sorseggiare godendo di te stessa
e dalla gioia che dai e che ricevi,
con l’entusiasmo ingenuo che corona
ogni successo e ogni appartenenza,
un sogno custodito nel pensiero,
un piccolo percorso da seguire
con l’ambizione di toccar la meta,
sapendo che ogni passo è la conquista
di una parte di te che è ancora ignota.
Dai tempo al tempo e godi la fortuna
(malgrado i crucci dell’adolescenza)
di un’epoca in cui tutto è da svelare,
purché sia tu disposta ad accettare
con meraviglia i sogni di fanciulla
che pur ti fanno inquieta, e con dolcezza
disciolga tutti i nodi dell’attesa.
a gentile licenza di Giorgio Balistreri
per Bisbigli di Dina La Greca

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