L’approvazione dell’elenco provvisorio delle risorse umane che dovrebbero transitare nella nuova società di regolamentazione dei rifiuti (SRR) rappresenta certamente un passo avanti per l’avvio del nuovo sistema di gestione integrata dei rifiuti ma, com’era prevedibile, non mancano le polemiche. Ne parliamo con Massimo Greco.
Cosa va e cosa non va di questo elenco provvisorio?
Va registrata positivamente la volontà dei Sindaci di far partire la macchina e quindi l’adozione della dotazione organica che è uno degli atti propedeutici assieme al piano d’ambito. Nel merito c’è però una questione di fondo che deve essere chiarita. Non si fa alcuna differenza tra la dotazione organica e l’individuazione delle risorse umane per le quali il legislatore regionale ha cercato di tutelarne i rispettivi livelli occupazionali.
Mi riferisco più a monte all’esigenza di chiarire che il possesso dei requisiti richiesti dalle leggi regionali citate in detto elenco provvisorio non presuppone l’ingresso automatico nella dotazione organica della SRR.
Perché?
Perché la dotazione organica di un ente pubblico (impropriamente configurato tale dal legislatore regionale anche ai fini dell’organizzazione delle risorse umane di una società di diritto privato) presuppone un rapporto speculare tra risorse umane e funzioni amministrative. Poiché la futura SRR avrà funzioni di amministrazione aggiudicatrice, di controllo e regolamentazione del servizio integrato e non anche di gestione operativa del servizio, appare evidente che la dotazione organica potrà prevedere solo quei profili professionali necessari all’esercizio di tali funzioni amministrative.
Quindi gli elenchi, ancorchè provvisori, dovrebbero essere due…
No, l’elenco potrebbe anche essere uno solo ma va nettamente differenziato dalla dotazione organica che, peraltro, a differenza dell’elenco di cui trattasi dovrà mantenersi anonimo, nel senso che deve solo individuare funzioni, profili professionali e numero dei posti complessivi per singole unità di lavoro.
Ma la Regione cosa approva?
La Regione, così come già fatto per la SRR di Ragusa (a cui si rimanda per una lettura integrale dei relativi atti), approva con decreto assessoriale solo la dotazione organica. Le risorse umane ancora oggi utilizzate per assicurare i servizi operativi troveranno ingresso non nella SRR ma direttamente nell’organizzazione aziendale del futuro ente gestore che sarà individuato. In definitiva, l’elenco provvisorio così formulato dal c.d.a ha certamente una sua utilità ai fini del monitoraggio dei requisiti previsti dalla legge per la salvaguardia dei livelli occupazionali ma non ha nulla a che vedere con la dotazione organica della SRR.