Dal 2 novembre il riferimento all’edizione di Enna è scaraventato in un calderone chiamato “Cronache delle città – Sicilia orientale”, dove c’è di tutto e non c’è niente, se non l’annullamento dell’identità dei territorio.
I collaboratori di Enna chiedono con urgenza un incontro con la direzione del Giornale di Sicilia per discutere del ruolo che il quotidiano di Palermo vorrà continuare a esercitare sul territorio ennese dando a esso voce come fa da decenni.
Abbiamo letto che è stata intrapresa una svolta verso la qualità per combattere la crisi e per uscire fuori dalla stagnazione delle scarse vendite. Se il motto di questo restyling è “cambiare per sopravvivere e conservare un ruolo”, a noi appare un controsenso perché il nostro ruolo, quello di dare voce a chi voce non ne ha, ci è stato negato da un giorno all’altro. Un vero furto per la nostra provincia abbandonata anche dall’informazione così come per le altre realtà più grandi come Caltanissetta, Catania, Messina, Ragusa e Siracusa.
Vorremmo ricordare, con orgoglio, che, in tema di qualità, la squadra dei collaboratori di Enna, ha dato ampia prova e grande dimostrazione. Questo gruppo di lavoro, intorno al 1996, prese in mano l’edizione della Cronaca di Enna moltiplicando il numero delle copie vendute e diventando, senz’altro, il quotidiano di riferimento, per qualità e approccio alla notizia, dell’intero territorio. Per noi è stato orgoglio, soddisfazione, realizzazione professionale lavorare per questa storica testata. Oggi tutto ciò è solo un pallido ricordo.
Con questo documento chiediamo:
All’editore e alla direzione, con i nostri nomi e cognomi come abbiamo l’abitudine di fare senza nasconderci dietro sigle, chiediamo
– di promuovere un incontro, da effettuarsi entro il prossimo venerdì. Lo chiede l’emergenza della situazione, a tutela dei nostri lettori che, per anni, ci hanno dato fiducia e adesso, rimasti orfani, manifestano il loro disappunto
-il ripristino delle edizioni locali con almeno quattro pagine per la Cronaca di Enna. Chiediamo sempre all’Editore e alla direzione, e, un incontro per confrontarci.
Alle istituzioni locali, alle Forze dell’Ordine, al mondo dell’associazionismo, delle organizzazioni di categoria, realtà con le quali negli anni abbiamo instaurato un proficuo rapporto di collaborazione, chiediamo di solidarizzare con la nostra battaglia e esprimere il dissenso e il disagio per il nuovo corso dell’informazione nel tessuto ennese.
Infine ai lettori, che in questi anni ci hanno seguiti con grande interesse sostenendoci e sollecitandoci a fare sempre meglio, va il nostro ringraziamento.
Auspichiamo che il Giornale di Sicilia possa riflettere sulle decisioni prese e tornare alla struttura solida di qualche anno fa per assicurare voce ad un territorio che in troppi vogliono annullare.
Lino Buzzone
Riccardo Caccamo
Rino Caltagirone
Gaetano Di Gaetano
Paolo Di Marco
Doriana Graziano
Danila Guarasci
Grazia Mignacca
Gaetano Milino
Angela Montalto
Filippo Occhino
Roberto Palermo
Pierelisa Rizzo
Mariangela Vacanti
Quanto sopra è il documento redatto dai alcuni colleghi giornalisti del quotidiano Giornale di Sicilia della provincia di Enna.
Dispiace constatare che non vi sono le firme di tutti i collaboratori, in particolare di chi OGGI è componente della segreteria regionale del Sindacato Assostampa
La Redazione esprime totale solidarietà al collega Josè Trovato – segretario provinciale Assostampa – per essere tra i giornalisti del GdS che hanno accettato con grande senso di responsabilità la cassa integrazione dopo una lunga trattativa con l’azienda, un pesante sacrificio che comporta una riduzione del 18,50 per cento dello stipendio.