Gli Angeli di Pioppo-Monreale una drammatica testimonianza perché i giovani salvaguardino la loro vita.
Ad un “Angelo“ Marceca ed agli “angeli” suoi compagni di Pioppo- Monreale,Giacomo Guardì, Giosuè Guardì, volati al Cielo, dai magnifici mosaici del Duomo, nelle tarde ore di un sabato sera, in un incidente mortale sulla Statale 186 rivolgiamo la nostra preghiera perché possano Loro ricordarsi di noi, amici dei familiari, silenziosi, solidali e commossi per la prematura drammatica dipartita, con i compagni di classe e di giochi, impauriti e resi più previdenti da una tale testimonianza, ed i genitori e nonni, generosi e paterni, inconsolati, ai quali, porgiamo il nostro cordoglio senza tempo.
Ora a cercarLi, gli “Angeli” di Pioppo saranno gli artisti – maestri della colta Monreale, alcuni allievi della scuola del pittore, poeta e scultore Benedetto Messina (1), i ragazzi studenti di ieri e di oggi partecipanti dell’annuale premio prof.Rocco Campanella (2), i fan del poeta, Accademico e sindaco Pino Giacopelli (3), gli sportivi stimatori degli ex sindaci Francesco Mortillaro (4) e Bino Li Calsi,(5), che, per i sogni dei giovani, curavano i campi sportivi ed il verde di Monreale, per creare un ambiente salubre ed accogliente, come vorrebbero i ragazzi di Giovanna Parrino, la presidente diocesana dell’Azione cattolica e gli attuali amministratori del Comune di Monreale.
“Angeli” di Pioppo sarete, come riferimenti in Cielo, per ispirare opere educative, pittoriche, poetiche, estetiche ed etiche, sociali, formative. E, prima di consegnarle ai Musei agli archivi, alle Biblioteche, ai premi artistici, gli autori le porteranno con riflessioni, commenti ed opere a tutti noi, talvolta disattenti e distratti, ad esclusione dei cari nonni e familiari, dei genitori generosi e accondiscendenti, paghi talvolta, inavvertitamente, solo dei successi scolastici competitivi, per vincere, come nelle domeniche sportive.
Da cittadini comuni, conquistati dalla dissoluzione e rottamazione dei valori, temiamo solo i “maestri” infastiditi dell’etica delle responsabilità e dei doveri, delle regole civili, del valore della cultura, del sapere.
Dagli anni, che ci confinano nella terza e quarta età, dall’esperienza acquisita, ai giovani, traumatizzati dall’evento di Pioppo-Monreale, confermiamo che solo attraverso la studio e l’amore per prepararsi al lavoro, anche nel seno delle amorose famiglie colpite, ricordando, senza intendimenti pedagogici, che la società richiede allievi e volontari, attenti ai rischi dell’intraprendenza competitiva ed allenati, come tanti loro genitori alla donazione, al sacrificio, per servire, con il massimo impegno negli studi , nel contempo, se stessi e gli altri, il nostro prossimo, specie se emarginato e diverso, per colore, religione o cultura altra, se immigrato o disabile, con l’unica competizione per amare e salvaguardare la vita di tutte le persone.
Lo insegna, in questi giorni, nel suo testamento, il quasi centenario medico scienziato Umberto Veronesi, nella sua lunga lotta,nell’intero mondo, per la salute delle Persone umane, utilizzando il sapere e tutte le scienze, per salvare come Papa Francesco, l’ambiente, la pace e la vita del Creato.
Ferdinando Russo
onnandorusso@alice.it
Riferimenti
1-2-3-4-5) F.Russo in Benedetto Messina, Rocco Campanella,Pino Giacopelli, Franco Mortillaro, Bino Li Calsi in Google, in Facebook,in Vivisiclia,in Twitter,Terramia, in Partinico e News, ed altri siti e Blog dell’associazionismo