No. No all’arroganza. No all’eccessiva presenza in televisione. No al delirio di onnipotenza. No ai Ciaone per chi al voto crede anche quando non è pubblicizzato H24. No e No a una riforma lesiva della rappresentanza popolare. Il popolo ha votato per mantenere la Carta Costituzionale e non si è lasciato sedurre dalle parole di chi avrebbe dovuto governare invece che dividere il Paese. Un Paese in crisi che tutela i forti e si dimentica dei deboli salvo accarezzargli il capo al momento del voto. Il raccontino renziano si è frantumato contro la realtà quotidiana. L’eterogeneità dei No è populista? NO! Sette mesi di campagna elettorale per ammansire un popolo stanco di promesse inevase, di bizzarie partitiche, di lotte fra bulli, di spaccature sterili, di scollamento fra quotidianità e 1000 giorni di governo rottamatore solo del PD, hanno ridestato un popolo arrabbiato e non rassegnato. Ora AVANTI! Avanti con le cavallette, con l’accozzaglia delle marmaglie, avanti con l’incerto, avanti con una Costituzione bellissima e a favore di popolo.
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