Enna. Al ’90 minuto (cioè alla data del 15 dicembre) il c.d.a. della nuova società di regolamentazione dei rifiuti presieduta dal Sindaco di Nissoria Armando Glorioso, è riuscito ad approvare quella dotazione organica più volte sollecitata dal Commissario Straordinario Sonia Alfano e dallo stesso Dipartimento regionale. Questo fondamentale adempimento dovrebbe consentire il transito delle risorse umane e quindi il concreto avvio del servizio integrato dei rifiuti.
Ne parliamo con Massimo Greco.
Meglio tardi che mai…
Certo, bisogna far partire quanto prima il nuovo sistema dotando la SRR di tutti gli strumenti per acquisire la titolarità del servizio, anche se dalla scheda illustrata appare evidente la frammentazione operata dai alcuni Sindaci che finirà per complicare le cose. Viene infatti violato sia il principio di unicità verticale che quello orizzontale dell’ambito territoriale ottimale, ma questo, come già detto, è frutto di una scelta scellerata del legislatore regionale nell’avere legittimato gli ARO.
La dotazione organica approvata è ok?
Impregiudicati gli effetti della famosa sentenza del Tribunale di Enna circa la legittimità del passaggio del personale da “SiciliaAmbiente” a “EnnaEuno”, lo sforzo di salvaguardare tutti i livelli occupazionali appare compatibile con le esigenze aziendali del piano d’ambito già approvato dalla Regione. Non si comprende bene se la dotazione organica comprende anche le risorse umane necessarie per assicurare il servizio o solo quelle necessarie a consentire l’esercizio di tutte le funzioni amministrative attribuite dalle leggi alla SRR.
Sembra che anche gli operativi saranno presi in carico dalla SRR per poi essere utilizzati dai vari enti gestori del frammentato servizio…
E’ un percorso ardito che potrebbe non essere approvato dalla Regione, che per altre dotazioni organiche ha preteso la netta separazione tra gli operatori necessari alla SRR e gli operatori impegnati nella gestione del servizio. Separazione che rileva anche ai fini del contratto collettivo nazionale da applicare. Quello degli enti locali per gli operatori della SRR e quello di Federambiente per gli operatori del servizio. Peraltro, per un datore di lavoro una cosa è avere in carico 41 unità altra cosa è averne in carico 41+60+311.
Una cosa positiva e una negativa…………
Quella positiva è che, al netto delle poche eccedenze di personale rilevate, viene assicurato il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. Quella negativa è che la nuova SRR avrebbe tutte le carte in regola per partire col piede giusto senza ereditare errori e debiti della liquidanda società d’ambito “EnnaEuno” e, invece, alcuni Sindaci, attraverso le loro egoistiche scelte di gestire autonomamente il sevizio impediranno ai futuri gestori del servizio di generare economie di scala, così vanificando la logica aziendale sottesa alla gestione integrata per ambito territoriale. E pertanto, giammai gli utenti/contribuenti potranno sperare in una riduzione progressiva del costo del servizio e quindi correlate delle tariffe TARI.