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L’Università Kore di Enna. Il rapporto con i fondatori

L’Università Kore di Enna. Il rapporto con i fondatori.

di Massimo Greco

Il rapporto dell’UKE con i suoi fondatori e col territorio di riferimento è stato ben individuato dal Comitato Nazionale per la valutazione del sistema universitario nel contesto della “Verifica dei risultati al termine del primo quinquennio di attività” dell’UKE nella parte dedicata all’assetto istituzionale: “L’impegno a mantenerne lo status di ateneo non statale è stato formalmente assunto dalla Fondazione Kore, il soggetto che l’ha promossa e ne garantisce il sistema di governance, con una dichiarazione scritta del 6 agosto 2004 richiesta quale condizione dal Ministro per l’inserimento dell’Ateneo nella programmazione triennale 2004-2006. La Fondazione Kore è un soggetto dotato di personalità giuridica propria, ha un proprio fondo di dotazione finanziario e immobiliare e non ha rapporti di dipendenza con gli enti locali o con enti pubblici. Anche se la proprietà dell’Università è della Fondazione, i suoi amministratori, in quanto tali, non hanno diritti di proprietà sull’Ateneo, ma soltanto l’obbligo di tutelarne l’autonomia”. Ancora, “Il particolare impianto istituzionale che regge l’Università di Enna assicura quella che può definirsi la proprietà popolare dell’Ateneo: di fatto nessuno ne dispone, e tuttavia si tratta di un bene di tutti, garantito dall’autorevolezza degli amministratori, i quali formano una sorta di «consiglio di saggi» riconosciuti dal territorio”.

In sostanza, la Fondazione (di partecipazione) Kore, che è inequivocabilmente il soggetto promotore e responsabile dell’avvenuto riconoscimento ministeriale della Libera Università Kore anche in forza delle sue specifiche previsioni statutarie, ha rappresentato uno strumento in cui si è realizzato un equilibrato mix di caratteri fondazionali ed associativi. E’ infatti una fondazione che si è costituita grazie ad un patrimonio di destinazione a struttura aperta. La partecipazione di altri soggetti rispetto al socio unico fondatore costituito dal Consorzio Ennese Universitario (CEU), infatti, non è stabilita e bloccata dall’atto costitutivo, ma è ammissibile anche successivamente, a fondazione costituita. Da ciò consegue la possibilità che gli organi della Fondazione attribuiscano poteri ai soggetti che apportano risorse finanziarie durante la vita della Fondazione. Non è un caso che lo Statuto della Fondazione preveda l’ingresso di “soci benemeriti” e “soci ordinari” in funzione del contributo (evidentemente non solo economico) offerto per il perseguimento dei fini statutari. Coloro che nella Fondazione Kore sono denominati “soci benemeriti” o “soci fondatori”, potendo aderire nel corso della vita dell’ente, non sono da ritenere fondatori alla stregua del fondatore originario, bensì soggetti ai quali lo Statuto riconosce ruoli e poteri analoghi a quelli del socio unico fondatore in virtù dell’apporto al fondo di dotazione.

Il rapporto tra la Fondazione Kore e il suo socio unico fondatore (CEU) è, quindi, di tipo partecipativo e non solamente costitutivo, anche in considerazione del notevole peso che quest’ultimo ha mantenuto per lungo tempo in seno alla governance della Fondazione. Il CEU infatti, nella qualità di socio unico fondatore, ha contribuito in modo significativo a dotare la Fondazione dei mezzi necessari per raggiungere i propri scopi. Il sostegno degli enti locali è transitato quindi interamente attraverso il CEU che ha assicurato la dotazione infrastrutturale, compresa la (non mantenuta) promessa residenza universitaria “Domus Kore” – di proprietà dell’ex Provincia regionale di Enna – realizzata ex novo nella zona alta di Enna. Il Comune di Enna, da parte sua, ha pure messo a disposizione dell’UKE il Palazzo delle Benedettine da destinare a sede del Rettorato. L’UKE ha altresì acquisito, in comodato d’uso gratuito dall’Azienda Sanitaria Provinciale alcune delle strutture dismesse del vecchio ospedale Umberto I° di Enna alta.

Peraltro, la versione originaria dello Statuto della Fondazione Kore, rubricato “Norme transitorie”, prevedeva una fase transitoria in chiave territoriale ed esponenzialmente rappresentativa. Il Consiglio di amministrazione era infatti composto, in via provvisoria, dal Presidente della Provincia regionale di Enna, dal Presidente del Consiglio Provinciale di Enna e dai Parlamentari regionali risultati eletti in provincia di Enna ed in carica all’atto della costituzione della Fondazione. Tale previsione statutaria, pur nella sua impropria transitorietà (cioè fino al raggiungimento dell’obiettivo di favorire la graduale transizione dell’Ateneo nel novero delle università statali), non mancava di mantenere quel rapporto con il territorio attraverso il coinvolgimento delle rappresentanze istituzionali democraticamente elette. In sostanza, l’UKE, per il tramite della Fondazione Kore, quale strumento di partecipazione del suo socio unico fondatore (il CEU), manteneva un rapporto sia formale che sostanziale con la realtà istituzionale ed esponenziale del territorio, ancorchè nel rispetto del “l’indipendenza della Fondazione Kore, rispetto alle istituzioni locali che governano il CEU, assicurando la totale autonomia dell’Università e la sua impermeabilità alle variazioni degli indirizzi politici che dovessero eventualmente verificarsi negli enti locali”.

 

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