Dal forte freddo e gelo di questa settimana non sempre il tutto è andato per il verso giusto e cioè del fatto che, i mezzi della protezione civile e le organizzazioni dei singoli paesi a volte, non è andate come ci si aspettava e/o coordinate nel migliore dei modi. A tal proposito e giustamente, la cittadinanza ha dovuto agire spontaneamente in proprio per cercare di arginare il problema della neve, almeno davanti la propria abitazione o nella “la neve del vicino”!
Si sono visti quei casi di autogestione, buon senso e buona volontà nel togliere la neve nel vicinato e munirsi autonomamente con pala per pulire almeno il suo habitat naturale. Certamente si poteva organizzare al meglio tale “emergenza” e cioè di mettere in cascina il sale per averlo pronto anticipatamente, ma non tutti i comuni si sono adoperati a tal proposito e questo in alcuni centri ha dato problemi preventivati. Se nella maggior parte dei casi il problema è stato affrontato degnamente, umanamente e civilmente in tanti paesi, in altrettanti sono state le lamentele dei singoli cittadini che hanno protestato per la mancata operosità o dell’inefficienza nel dare i soccorsi e a volte, bisogna anche mettere a posto la propria coscienza nell’affermare che non tutti reagiscono prontamente nel rimboccarsi le maniche, quindi a riprendere i diritti e doveri….
Come sempre bisogna sentire tutte le campane ma senza eccezione, tutti hanno ragione, non riuscendo mai a trovare il colpevole a partire dal sindaco per arrivare al bambino che tira le palle di neve al vecchietto di passaggio… Situazione un pò paradossale per il territorio soggetto a tanti problemi, che oltre a quelli atmosferici si trova ad affrontare il fermo istituzionale generale, in cui i vari soggetti comunali restano inoperosi di fronte ad evidenze anche esplicite, e non ci si può nascondere dietro alla mancanza di un qualcosa che a volte bisogna andare a cercarsi…..
Non basta solo lamentarsi, bisogna dare anche andare incontro ai problemi per risolverli, ma purtroppo su questo siamo ancora indietro anni luce!
Situazione da prevedere quella dell’aumento dei prezzi degli ortaggi e della frutta in tutto il Centro Sud, dove il freddo, neve e gelo hanno attanagliato il territorio con un maltempo che non ha dato tregua. Le piante di carciofi, rape, cavolfiori, cicorie, finocchi, scarole sono state letteralmente bruciate dal gelo, mentre molti agrumeti e vigneti di uva da tavola hanno ceduto sotto il peso della neve. La Regione Sicilia ha dato mandato di monitorare urgentemente i danni calcolati dall’ondata di gelo che ha colpito il reparto ortofrutticolo del territorio e certamente i danni sono già ingenti e lo saranno ancor di più appena si scoprirà la reale attività. Seppur tanti prodotti sono importati dal Centro Nord, in Sicilia non manca la singola produzione del contadino locale che fornisce il mercato ortofrutticolo e vende al dettaglio al venditore autonomo e/o ambulante che passa davanti casa quindi con situazione identiche nei prezzi, a meno che….. si tenti di salvare il salvabile. Situazione incresciosa che và a sommarsi alle già precarie condizioni economiche di una Regione che lamenta vari settori, e dove il prodotto siciliano si distingue su certi prodotti che trainano l’agricoltura siciliana. Gli agrumi tra questi, hanno avuto un danno visibile a tutti, con alberi carichi di neve e il gelo che ha bruciato le arance e quei pochi limoni che ancora vantiamo di avere…!
Antonio David
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