Rifiuti. Sul reclutamento del personale nelle nuove società di scopo nulla è scontato
di Massimo Greco
Oltre ai problemi già evidenziati, le nuove società a partecipazione pubblica create dai Comuni appartenenti ai medesimi ambiti di raccolta ottimale (ARO) per la gestione frammentata del servizio di raccolta dei rifiuti, avranno un problema in più. Quello di assicurare i livelli occupazionali dei lavoratori dipendenti da altre società a partecipazione pubblica che risultano licenziati da non oltre otto anni dall’entrata in vigore della l.r. n. 20/2016. L’art. 24 della citata legge regionale prevede infatti che le società controllate direttamente o indirettamente dalle amministrazioni di cui al TUEL, o dai loro enti strumentali, che sulla base dei loro piani industriali evidenziano carenze di organico devono attingere dall’elenco comunale di mobilità interaziendale regionale appositamente costituito presso ogni ente locale.
Ora, è facile immaginare che gli 80 lavoratori licenziati dalla partecipata provinciale “Multiservizi”, che certamente hanno titolo per trovare collocazione in detto elenco di mobilità, busseranno alle porte delle neo costituite società pubbliche per la gestione in house del servizio rifiuti. Peraltro, l’istituto della mobilità interaziendale, mutuato da un’analoga disposizione statale, sembra introdotto proprio per aggirare l’ostacolo della procedura ad evidenza pubblica per il reclutamento delle risorse umane nelle società a totale partecipazione pubblica. In tale contesto, non è per niente facile stabilire se le nuove società pubbliche costituite per la gestione autonoma dei rifiuti potranno utilizzare “in prestito” i lavoratori ancora in servizio presso la liquidanda società d’ambito “EnnaEuno” pur in presenza di un bacino di lavoratori che potrebbe, invero, transitare direttamente per mobilità.
Questo ulteriore e potenziale problema irrobustisce ancor di più la tesi dell’inadeguatezza dello strumento dell’in housing utilizzato dai Sindaci del nostro territorio per la gestione del servizio di raccolta dei rifiuti in ambito di raccolta ottimale.
Che dire, “Chi è causa del suo mal pianga se stesso”.