A Enna in contrada Rossi, contrada vicino alla linea ferrata e dunque punto d’approdo di molti viandanti, verrà allestita una moschea provvisoria per i migranti di fede musulmana. “L’Associazione Delle Famiglie Magrebine”, una delle numerose realtà nelle quali è organizzata la comunità musulmana presente allo S.P.R.A.R pergusino già dagli inizi di quest’anno, ha affittato lo spazio per una cifra di 250.000 euro annui circa. L’affitto verrà pagato con una colletta raccolta dagli stessi migranti e da una donazione proveniente dalla Dunarea de Jos di Galati. “Saremo pronti per l’inizio del prossimo Ramadan” ha affermato Crisafulli della Dunarea che ha ricordato il respingimento del tribunale collegiale di Caltanissetta con cui il ministero, attraverso l’Avvocatura dello Stato, chiedeva con provvedimento d’urgenza “l’immediata interdizione alla prosecuzione dell’attività di culto”. Niente da fare. Per ora non ci sarà alcun blocco nonostante si siano considerate meritevoli le ragioni del ministero per quanto riguarda il profilo del “fumus boni iuris” riconoscendo che non vi è “periculum in mora” ovvero alcun pericolo di un pregiudizio imminente e irreparabile.