“Cu acchiana acchiana…”

Ai tempi antichi i governi erano scelti direttamente dagli dei o dal caso. Ai tempi moderni invece il governo è scelto dai migliori che votano sempre i migliori.
I contribuenti diventano amici e gli amici diventano fratelli specie se di famiglia numerosa bisognosa e disposta a credere al miracolo o alla possibilità che il padrone votato dagli schiavi cesserà d’essere padrone.
La disoccupazione aumenta, ma solo quella giovanile. Cala la produzione e pure il desiderio. I giochi di specchi e televisioni sollazzano il popolo e i candidati pianificano la salvezza del mondo e la costruzione di ponti e tunnel… di neutrini. Il futuro da grigio diventa rosa, rosa come le quote: elemosina maschilista al genere possibilista e l’obolo di qualche illusione verrà gettato alla certezza che tanto “cu acchiana acchiana…”

Gabriella Grasso

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