Atti vili sono stati commessi al Casale di Nissoria. Le forze dell’ordine chiariranno la dinamica e troveranno il colpevole o i colpevoli certamente. Ora questi atti sono: indegni, delinquenziali, ma forse non mafiosi.
La mafia è un sistema articolato e capillare e differisce dalla delinquenza comune. A Enna la mafia c’è, l’ha detto la Bindi, ma sarebbe bene non confonderla con la delinquenza comune altrimenti si corre il rischio del mal comune che ci assolve tutti e tutti ci santifica.
Ora la solidarietà è d’obbligo a chi ha subito un gesto ignominioso, ma è d’obbligo pure la cautela nel giudizio specie quando le indagini sono ancora in corso e non giova a nessuno ammollare tutto nel calderone mafioso. Accontentiamoci per ora solo di Fabio Venezia Sindaco di Troina, che mischino ha da combattere molto.
La legge farà il suo corso e etichetterà l’offesa arrecata alla natura e alla speranza di un futuro migliore col giusto nome e con la giusta condanna.
Noi limitiamoci a non confondere cavoli e “trunza” la Giustizia ci ringrazierà per questo.
Siamo anche noi pronti all’impegno offerto all’offeso sindaco da qualche suo ex collega: gli ulivi noi non solo siamo pronti a piantarli, ma suggeriamo pure un forestale e un botanico per ogni pianta.
Aumenterà il lavoro si creerà indotto e creperà l’avarizia.
Qualora occorresse olio per quest’anno lo offriamo noi, pure questo. Ognuno di noi è disposto a contribuire con un litro d’olio nuovo così in nome della solidarietà e della dieta mediterranea.
L’editoriale non vuole essere, e non è, assolutamente una mancanza di rispetto nei riguardi dell’attuale Sindaco e candidato nissorino, a cui va la nostra massima solidarietà.
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