domenica , Febbraio 16 2025

Enna. M5S, “Se Sparta piange Atene non ride. Anche nel M5S aria di crisi”

Se Sparta piange Atene non ride
Anche nel M5S aria di crisi

di Massimo Greco

Nell’attuale panorama locale nessun partito politico può ritenersi immune da turbolenze interne e reciproche delegittimazioni. Due anime si contendono la linea politica di Forza Italia, quella che non fa mistero di gradire Musumeci a candidato alla Presidenza della Regione e quella che fa capo all’attuale Coordinatore regionale Miccichè notoriamente ambiguo ed aperto a fantasiosi accordi elettorali. Nel partito democratico i commissariamenti sono ormai all’ordine del giorno, col serio rischio di commissariare anche i condomìni che hanno la sfortuna di ospitare persone vicine alla vecchia classe dirigente. Non sembra essere immune da questa triste patologia, che contagia tutte le organizzazioni partitiche, quel movimento politico che ama denominarsi “non partito”: il M5S. In questi giorni si è infatti assistito anche nella nostra piccola realtà ennese ad iniziative politiche di organizzazioni satellite al movimento non in sintonia con i rappresentanti istituzionali presenti in Consiglio comunale. Ora, a fronte di un articolo 49 della Costituzione che da oltre 60 anni invita il Parlamento a disciplinare strumenti per misurare e controllare le regole interne dei partiti politici, non risulta affatto agevole tentare di ricostruire le regole organizzative del M5S perché esse non sono contenute in un unico documento statutario, ma sono sparse in almeno tre testi: il “Non Statuto”, il “Regolamento nazionale” e il “Codice Etico”. Dalla non facile lettura combinata di detti documenti si deduce che in casa M5S il citato metodo democratico si preoccupa di raggiungere un punto di equilibrio tra il momento assembleare/movimentista e l’istanza dirigista che viene riconosciuta ed associata alla figura e al peso politico del suo leader: Peppe Grillo. E’ in sede locale, in cui manca il riconoscimento di un leader tanto politico quanto garante del Codice etico, che i nodi stanno arrivando al pettine, tanto da indurre il gruppo consiliare del M5S a dissociarsi dall’operato del locale Meetup reo di avere formalizzato alcune proposte bypassando lo stesso gruppo consiliare.
Ora, lungi da noi mettere del sale anche su questa ferita aperta in un’organizzazione che, come le altre, dovrebbe interfacciare nel migliore dei modi Stato e società, ci sembra utile evidenziare che gli strumenti di partecipazione popolare (petizioni, proposte ecc…) di cui parlano tutti gli Statuti comunali (Comune di Enna compreso), mentre possono essere indifferenziatamente utilizzati da tutti i cittadini più o meno organizzati, dovrebbero essere “maneggiati” con maggiore cura ed avvertenza da quei movimenti politici che risultano già rappresentati in Consiglio comunale. Delle due infatti l’una. O il Meetup non è un’organizzazione strutturata all’interno del M5S e alle regole di questo, ovvero c’è un serio problema nel rapporto di rappresentanza tra le istanze che provengono dal pianeta M5S e il gruppo consiliare.

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