– E il Re ALBOINO disse “IMPICCATELO SUBITO, SUBITO, SUBITO”!
– E Cacasentenza rispose ” “MA NO, SUA MAESTA’ COSI PERDERA’ DI CREDIBILITA'”.
– E il Re, oramai confuso, sempre più adirato e stremato dal caldo disse”SUBITOOOOO”.
– E Cacasentenza “SUA MAESTA’, MA SE POI NON MUORE ‘?” “E Se Sopravive? MORIREMO NOI?”
– E il Re “SUBITO, PRIMA CHE LA MUNNIZZA VERRA’ TOLTA DALLE STRADE, CORRE VOCE CHE STO SINDACHELLO METTE IN MOTO PER DAVVERO STA SOCIETA’, CORRE VOCE CHE STO SINDACHELLO MI LICENZIA I MIEI IMPIEGATI DEL CUORE E POI… SE ORA TUTTI CAPISCONO… E SE TUTTI VANNO A FONDO NELLA VICENDA DEI RIFIUTI… QUESTO RISCHIA DI DIVENTARE N’EROE…” “HO DETTO DI IMPICCARLO PRESTO E SUBITO… tanto il popolo non capisce e i miei sudditi non c’hanno diritto di parola… nessuno c’ha diritto di parola nè i sudditi, nè la Corte, oramai, esisto solo io, io sono tutto, nessuno, nessun altro esiste in questo regno”!
– E Cacasentenza si arrese e disse “NON CE’ PIU’ NULLA DA FARE… ORAMAI NON CI PUO’ NEANCHE UN MIRACOLO, SOLO QUALCHE MEDICINA STRANIERA POTRà FORSE RISOLVERE IL GRAVE PROBLEMA del Re!”
– Ma Bertoldo, cammina, cammina e con il suo fare discreto, silenzioso, riservato e un pò stonato raccoglie la sua semina, inaugura giostrine per disabili (primo che le fa), apre casette per l’acqua (primo che le fa funzionà), innaugura centri anziani (da sempre in abbandon), presiede emergenza incendi, incontra comitati cittadini di quartiere, osserva l’affidamento dei lavori del famoso viale de Santa Caterina e lavora sulla cultura come un’ossessione… e cammina noncurante del grande Re… Lui del resto non ambisce al trono, lui a Catania vuole tornar, ma prima la mission deve finir…Enna capitale della cultura vuole far diventare e paziente aspetta e sorride, tanto a lui sembre bene gli finisce, come va và…”, anzi chissà cosa in cuor spererà!
E Bertoldo confida in sei consiglieri in libertà, tre prevedibili, due di meno… Tre son proprio suoi, liberi da tutti, come l’aria sono, da soli decidono, nessuno ci può avvicinar…pensa che il Re, ad una nello stesso albero la vuol impiccar… e poi ce nè due che son tentati, ma come faran a firmar con chi a suo tempo dissero non si poteà votar…?
E poi cè un ragazzotto che non parea esser tanto convinto e il Re se lo chiamò e gli disse “ti darò ciò che desideri se diventi mio suddito” e lui gli rispose “non puoi darmi ciò che desidero, perchè non ce l’hai” e il Re risposte “io c’ho tutto” e il ragazzotto che veniva da terre a lui da sempre vicine, gli rispose con tono disubbidiente “non puoi darmi ciò che desidero, perchè non ce l’hai, io cerco la felicità, la felicità di esser libero ed il consiglier voglio far, la mia città piluta voglio veder e niente mi puoi dar in cambio…”.
E allora chissà come finirà … mentre il Re sta a scriver testi di referendum con iscritti che nessuno conosce, c’è un popolo nuovo nel regno che la rivoluzion vuol fare, perciò se i numeri son giusti e le storie son vere… 3 son liberi e prevedibili, 2 son seri e la politica la capisciono e non ne fanno di cazzate, 2 son liberi da Re, hanno un altro Re che però è troppo contro al Re locale, tre voglion lavorar per la città e forse anche altri due, due più uno hanno già disubbidito e il Re non se li può conquistar, perchè tutti e tre la fecità cercan… poi chissà se lo sciauro della felicità lo senton altri… due son già tentati e chissà…
Magari una risata li seppellirà!