L’insulto alla Boldrini è il non plus ultra per l’anticonformista libero da tessere sinistrorse, finto buoniste e pseudo femministe con velleità diversamente progressiste. La libertà di insulto è un diritto conquistato in anni di meschinità pensata e taciuta. E’ libertà d’espressione e pensiero, l’unica espressione e il solo pensiero che ci è consentito di avere. Anni di misoginia, xenofobia, autoreferenzialità coltivata con solerzia e caparbietà. Si provi la Boldrini a denunciare questa pletora di onesti fruitori del web: orgogliosi cittadini impegnati a vomitare lordure per liberarsi dalla nausea quotidiana, mercenari dell’indignazione al soldo del click, capaci di ridere di tutti meno che di loro stessi. Fenomeni del nostro tempo, che ci vuole tutti eroi di Gotham City: pagliacci col ghigno.
Gabriella Grasso
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