Bassa incidenza tumorale ad Enna. Stando al contenuto dell’ultimo studio disponibile ricavato sui dati del registro tumori integrato di Catania e Messina che comprende Siracusa ed Enna del 2014, Enna è ottava su nove province per incidenza. Nel periodo precedente, quello, tra il 2006 ed il 2011 i casi per Enna annui stimati per gli uomini (escluso cute) erano 476, con una maggiore presenza di tumori alla prostata (89), al polmone (64) alla vescica (58) ed al colon (38). Per le donne la maggiore incidenza era quella per i tumori alla mammella stimati in 105 (in calo rispetto al 2009 quando erano 116), per un totale di 380 casi anche qui esclusi i tumori della pelle.
Nel ranking di incidenza per gli uomini Piazza Armerina era prima, seguita da Enna, Agira e Nicosia, mentre il ranking di mortalità segnava, al primo posto Agira, seguita da Piazza Armerina, Enna e Nicosia. Per le donne invece il ranking di incidenza e mortalità era identico e la classifica viene aperta da Enna, seguita da Nicosia, Agira e Piazza Armerina.
“Lo studio condotto dal professore Sciacca – spiega il direttore sanitario dell’Asp di Enna dott. Emanuele Cassarà – non può e non deve essere considerato lontano nel tempo e come tale aggiornabile nell’immediato. Studi epidemiologici come quello che riguarda le patologie oncologiche, hanno necessariamente un termine lungo di valutazione e sono in continuo monitoraggio. La situazione ennese è in linea con quella regionale se non più favorevole”.
Importante è la prevenzione “L’Asp di Enna – continua Cassarà, fornendo i dati più recenti – lavora costantemente sugli screening periodici. Nel 2014 su più di 12 mila pazienti invitate per lo screening alla mammella soltanto 4040 sono state le prestazioni erogate, e 532 gli approfondimenti necessari. Solo 5 erano positive al tumore. Per lo screening della cervice uterina nello stesso anno, su oltre 15mila pazienti invitate, quelle sottoposte al test sono state 5619, gli approfondimenti necessari 35 e 5 i casi positivi al tumore. Per lo screening del colon retto su una popolazione invitata di oltre 19 mila persone le prestazioni eseguite sono state 4752 con 498 approfondimenti necessari e solo 3 positivi al tumore. Chiaramente è nostro compito implementare il numero di pazienti che si sottopongono a screening e rendere quanto più chiara e capillare l’informazione su questi temi. Per incrementare i servizi di prevenzione sono stati immessi in servizio un gastroenterlogo, un radiologo e due biologi. Ad oggi il paragone tra i dati del 2011 e del 2014 non evidenziano aumenti preoccupanti. Un conto è il sentito dire, un conto l’evidenza scientifica che tiene conto di studi ben precisi per indicatori e standard monitorati nel lungo periodo”.
Tiziana Tavella
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