Sulla gestione dei rifiuti in provincia di Enna è ormai guerra senza esclusione di colpi e fra questi si registra la formalizzazione di un esposto alla Procura della Repubblica curato dal Sindaco di Enna per l’omesso trasferimento al Comune di Enna del centro comunale di raccolta dei rifiuti (CCR) ad opera della Società di regolamentazione rifiuti governata dai Sindaci di Nissoria, Troina e Pietraperzia. Per il Sindaco di Enna la mancata consegna del CCR impedisce l’avvio cittadino della prescritta raccolta differenziata con danni sia per la qualità del servizio che per l’aumento del costo del servizio.
Ne parliamo con Massimo Greco.
Sindaci contro Sindaci, è il clima elettorale?
Non direi, perché questi problemi non sono nuovi e sono stati esasperati da un’infausta legge regionale che, nel tentativo di restituire ai Comuni la gestione del servizio comunale, ha finito per frammentare l’ambito territoriale ottimale, generando contraccolpi sul costo del servizio e sulla delicata esigenza di assicurare gli attuali livelli occupazionali.
E quindi l’esposto del Sindaco di Enna è fondato?
Le ragioni sottese all’esposto sono fondate e derivano dall’approvazione del piano d’intervento dell’ARO, ma l’esposto alla Procura della Repubblica, ancorchè necessitato, non aiuta a risolvere il contenzioso che, invero, come già detto in altra occasione, deve trovare ospitalità nella sede amministrativa e nella comparazione collegiale degli interessi pubblici.
Ci spieghi meglio…
La Procura della Repubblica persegue i comportamenti personali di chi commette un reato ma non può sostituirsi all’inadempienza amministrativa della SRR né di qualunque altro Organo della Pubblica Amministrazione. Peraltro, i tempi di un ipotetico processo penale non sarebbero affatto compatibili con un problema come questo che richiede una soluzione immediata.
Ma allora se la SRR si rifiuta di consegnare il CCR cosa si dovrebbe fare?
Il Comune dovrebbe chiedere alla Regione l’attivazione del potere sostitutivo attraverso la nomina di un commissario ad acta, soprattutto nel contesto di una vigente ordinanza emergenziale che ha tracciato un percorso ben preciso sia in ordine alla passaggio delle competenze dalla liquidanda società d’ambito alla nuova SRR, che in ordine alla gestione del servizio per ambito di raccolta ottimale approvato.
Non sarebbe utile conoscere il pensiero dei candidati alle regionali anche su questa questione?
Certo, ma la maggior parte dei candidati in campo (compresi quelli alla carica di Governatore) non ha idea di quali siano i problemi di cui discutiamo, figuriamoci a chiedere loro come intervenire legislativamente sul settore.