I luoghi del silenzio, i cimiteri, oggi si trasformano quasi in luoghi di festa.
I nostri cimiteri oggi diventano il punto di riferimento per la nostra riflessione sulla morte.
Una riflessione un passaggio obbligatorio, da cui nessuno è esente!
Nel libro di Giobbe leggiamo: “dopo che la nostra pelle sarà strappata via, senza la nostra carne, vedremo Dio. Noi lo vedremo, noi stessi, i nostri occhi lo contempleranno e non altri” (Cfr. Gb, 19, 27). Alla luce di questa promessa, nessun uomo, per il cristiano, è abbandonato al destino.
Tutti siamo figli di Dio e, come tali, siamo amati, perdonati, accolti tra le braccia del Padre. “La speranza non delude”, ci ricorda San Paolo.
Il ricordo annuale dei nostri cari ci porti a pensare meglio in prospettiva di eternità e di risurrezione.
La memoria dei nostri cari defunti diventi l’occasione per confermare la nostra fede!
Don Giuseppe Rugolo