Ecco lo sposo! Andategli incontro!
In queste parole trovo l’immagine più bella dell’esistenza umana, rappresentata come un uscire e un andare incontro.
Uscire da spazi chiusi e, in fondo alla notte, lo splendore di un abbraccio.
Dio come un abbraccio!
Teniamoci pronti a questo incontro, a questo abbraccio!
Come?
Con la vigilanza.
Vegliare, vigilare, è andare incontro al Signore con le lampade del desiderio accese; è essere saggi, cioè pronti a vivere il tempo lungo dell’attesa con l’aiuto dell’olio dell’intelligenza.
L’invito alla vigilanza è invito alla vita!
L’invito alla vigilanza è invito alla sapienza! Essa è capacità di leggere la storia con gli occhi di Dio; è sentirsi suoi consapevoli collaboratori nella vita di ogni giorno.
E leggere la storia con gli occhi di Dio!
A non accontentandosi delle proprie sicurezze!
A rimettersi in discussione!
Ad assumere le proprie responsabilità davanti a Dio e dagli altri («Dateci del vostro olio!… No!»).
“Beati quei servi che il Signore alla sua venuta troverà vigilanti!” (Lc 12,37).
don Giuseppe Rugolo