Venere di Morgantina. Sgarbi! Sgarbi! Sgarbi! capra! capra! capra! – Video

L’onorevole Sgarbi vorrebbe portare la Venere di Morgantina al Quirinale. “ Ad Aidone lasciamo San Filippo, che basta e avanza” avrebbe detto il neo xibetano riferendosi alle condizioni culturali e paesaggistiche del sito che ospita la dea. Per raggiungere Morgantina ci vogliono difatti i muli, date le trazzere beffardamente intese strade. Da quando la Venere è tornata dal Getty nel marzo del 2011, dove ogni anno la vedevano in migliaia, non si è mai spenta la polemica sulla mancata valorizzazione del bene. Ora è vero che andare e tornare da Malibù è assai più facile che andare e tornare da Aidone, nonostante la galleria tra Piazza Armerina e Valguarnera sia stata aperta dopo quasi un decennio di momentanea interruzione; è vero che, come disse Rossitto ex assessore alla cultura di Piazza Armerina “la linea telefonica è sospesa, non esiste un bookshop e i visitatori sono scesi da 21mila a poche centinaia”; è vero che lungo la strada che porta al parco archeologico i rifiuti pullulano; ma che vuol dire? Forse l’assessore vuole affittare la Venere, anche per party e cene eleganti, e col ricavato potenziare, sistemare e ampliare il sistema viario dell’intero entroterra siculo? O forse vuole rivelare il segreto di Pulcinella? Ossia che “il governo siciliano è incapace di gestire il proprio territorio”. La dea è a ora inamovibile perché il D.A.1771/2013 ne ha dichiarato l’indissolubile legame col territorio d’origine, ma tutto è perfettibile quindi non disperi Sgarbi. La distanza dalle istituzioni, la convivenza con la mafia, i senza lavoro, gli schiffarati per vocazione, gli statali per elezione, gli scappati per disperazione e i “nenti sacciu”, ci hanno consegnato questo manipolo di condottieri votati all’interesse personale che spera nell’ennesima alzata di spalle, che confida nella rassegnazione del tanto peggio tanto meglio, che ha fatto della Sicilia il monumento al MINNIFUTTU. Grazie. Rassegniamoci dunque a essere pastori e mafiosi così il Vittorio nazionale potrà proporci come fenomeno antropologico incapace di qualsivoglia evoluzione, chiuderci in una riserva all’uopo discarica per lasciarci crogiolare nel dolorismo siciliano e ridere di noi perché “la Sicilia è bella, ma non potrei davvero viverci. Abusivismo, sporcizia, parcheggi in terza fila, eterne incompiute, cultura come enorme baraccone di incompetenze” ma perché la Sicilia allora? “ma perché altrove chi mi avrebbe voluto?”. Nel 2006 in difesa dei caprioli che danneggiavano l’agricoltura piemontese, Sgarbi propose a tutte le famiglie italiane l’adozione di un Bambi, ora potremmo noi siciliani proporre ai Bambi savoiardi l’adozione di Sgarbi per ricambiare la cortesia e sperare che l’altrove illumini questo amante del bello incapace di empatia con la Trinacria. A Bambi rimettiamo le nostre speranze perché per ora di meglio non abbiamo.

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Era il 17 dicembre 2007, quando l’intera comunità aidonese si mobilitò reclamando la restituzione della “Venere di Morgantina” dal Paul Getty Museum. La stampa nazionale e internazionale allora parlò della tenacia di questo piccolo “paese remoto”, come Sgarbi chiama Aidone, che reclamava questo bene trafugato e che poi è ritornato in Aidone nel 2011.

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