Ultima serata del festival di Sanremo 2018. La serata canora finale ha avuto inizio con Luca Barbarossa con la canzone “Portame er sale”. Hanno seguito The Colors con “Mai, mai, mai”.
La prima ospite è stata Laura Pausini con cui Claudio Baglioni ha cantato la sua bella vecchia canzone “Avrai”.
Dopo il duetto, la Pausini è scesa dal palcoscenico, giù per la platea, cantando e dirigendosi fuori dal teatro; uno spettacolo in esterno, tra tanta gente, un bagno umano e popolare.
Poi, è stata la volta di Elio e le Storie Tese con “Arrivedorci “, una storia sulle ragazze demenziali, una storia unica e atipica. Ha seguito Ron con “Adesso pensami”.
È arrivata, quindi, l’ospite Antonella Clerici che ha presentato, in anteprima, “Sanremo Young”, con uno scatenato gruppo di giovani che si sono esibiti in canti e balli. Lo spettacolo avrà luogo nei prossimi giorni.
Hanno seguitato Max Gazzè con “la storia di Cristalda e Pizzomunno”; la simpatica e brava Annalisa, che, con la sua bella voce, a tratti tenera a tratti forte e profonda, ha cantato “Il mondo prima di te”; Renzo Rubino con la sua canzone “Custodire”, che tratta una storia d’amore delicata, tenera ed appassionata; ed I Decibel con “Lettera Dal Duca”.
È, quindi, arrivata l’attesa ed acclamata veterana Ornella Vanoni che ha eseguito la bella canzone “Imparare ad amarsi” con Bungaro e Pacifico. Un testo che, amabilmente, vuole invitare a vivere bene le relazioni, ad imparare ad amarsi, ma anche a lasciarsi e a perdonare.
Poi ha cantato Giovanni Caccamo, con la sua “Eterno”, che descrive una tenera, commossa ed appassionata storia d’amore, espressa con delicate emozioni che non cercano e non vogliono niente, ma solo qualcosa di strano e di eterno, che possa legare gli innamorati.
Di seguito si è esibito il gruppo dello Stato Sociale, con “Una vita in vacanza”, un brano che, prima, tratta con ironia i problemi di lavoro ed indica una serie di lavori e mestieri; e poi, invita a metterli da parte, a non farci caso, preferendo, piuttosto, trascorrere una vita in vacanza.
Hanno cantato, poi, Riccardo Fogli e Roby Facchinetti con “il segreto del tempo”, una canzone di cui, in tanti, avrebbero auspicato un buon successo; Roy Paci con “Adesso”, una canzone dal ritmo veloce, con cui si esprimono sentimenti semplici, il piacere di passeggiare e vivere tutto per davvero, senza pensare a cellulari e miraggi vari.
L’attore-conduttore Pier Francesco Favino ha, quindi, recitato un commosso ed interessante monologo, interpretando le vicissitudini dei migranti stranieri, con le paure di sbarchi, di incontrare montagne e foreste e di essere picchiati, per i quali sarebbe meglio restare e non migrare.
E’ entrata in scena, nel contempo, Fiorella Mannoia che ha duettato con Baglioni, con una canzone che parla dei problemi dei migranti.
Nina Zilli ha cantato “Senza appartenere”, resa molto bella con la sua dolce e calda voce. Una canzone dai toni nostalgici su cosa cercava, e che invita, invece, a pensare di vivere il presente, ma senza appartenere.
Ha seguito Noemi con “Non smettere mai di cercarmi”, un bel testo che tratta di una innamorata che incita a non smettere mai di essere cercata.
Poi e’ stata la volta del duo Meta-Moro con “Non mi avete fatto niente”, una canzone interessante sul pacifismo e contro le inutili guerre, e contro i muri di contrasto.
Favino ed Hunziker hanno parlato della triste storia delle foibe subìte da friulani, dalmati ed istriani, perseguitati dal regime jugoslavo di Tito.
Poi è arrivato Mario Biondi con “Rivederti”, una canzone nostalgica, ma che invita a vivere il presente. Segue il gruppo delle Vibrazioni con “Così sbagliato”, una canzone con ritmo veloce, che indica paure e sbagli; e quindi il duo Servillo-Avitabile in “Il coraggio di ogni giorno”.
Baglioni occupa la scena, esibendosi con la chitarra per eseguire la sua famosa “Vedrai ” insieme a Francesco Renga ed altri ospiti.
I conduttori hanno, quindi, comunicato l’avvio della fase conclusiva con gli esiti della classifica per la proclamazione del vincitore del Festival di Sanremo 2018. Hanno, quindi, indicato retroattivamente i nomi dei classificati dal 20esimo posto al 4° posto.
Dopo hanno invitato i primi 3 classificati ad avvicinarsi per le congratulazioni di rito e per fare riascoltare i loro motivi.
I primi 3 classificati sono risultati: Annalisa, il duo Meta-Moro e il gruppo Lo Stato Sociale.
In attesa dei risultati finali dei voti, i conduttori hanno vivacizzato la fase finale, ballando e cantando il bel brano del famoso cantautore milanese Enzo Jannacci “Una canzone intelligente”, quasi a significare e definire il Festival di Sanremo 2018 come un evento musicale anche intelligente ed interessante, in un contesto che ritorna a far riesplodere la passione per la musica e la canzone italiana, per i temi trattati, sia per i sentimenti di amore e di amicizia, sia per gli aspetti sociali e pacifici, che per quelli che trattano problemi di lavoro, migrazione ed il rifiuto di guerre e violenze.
Temi, questi, molto attuali nella società di oggi, alla ricerca di antichi e nuovi valori che possano concorrere al miglioramento e al progresso umano e sociale, alla pace e alla solidarietà, elementi che hanno bisogno anche di promozione ed affermazione dei sentimenti di amore e fratellanza. A questo può e deve servire anche il messaggio del Festival di Sanremo 2018, contribuendo a migliorare le relazioni umane e sociali.
Sono stati, poi, assegnati, alcuni premi speciali, tra cui quelli attribuiti a Ron e al gruppo dello Stato Sociale; ad Ornella Vanoni per la migliore interpretazione; a Max Gazzè per la migliore composizione musicale; al duo Meta-Moro per il brano più ascoltato su Tim Music.
Infine, è avvenuta l’aggiudicazione dei primi 3 posti come segue:
– al 3° posto, si è classificata la brava cantante Annalisa;
– al 2° posto si è posizionato il gruppo Lo Stato Sociale;
– al 1° posto è risultato il duo #Ermal Meta – Fabrizio Moro# con la canzone “Non mi avete fatto niente”, proclamato, pertanto, #vincitore del 68°Festival di Sanremo#, sicuramente per il suo interessante contenuto pacifico e contro la guerra. Il premio, preceduto da un lungo e caldo applauso, è stato consegnato dal Sindaco di Sanremo.
Il Direttore artistico-conduttore Claudio Baglioni ha dichiarato, quindi, chiuso il Festival.
Possiamo affermare che l’evento di Sanremo è tornato, dopo tanti anni, ai grandi livelli di successo, ascolto e gradimento, con uno share, pare, oltre il 50%, un indicatore certamente positivo, che fa onore agli organizzatori, alla regia, ai conduttori, ai produttori discografici, agli artisti e al Teatro Ariston con le sue strutture tecniche e tecnologiche, alle risorse umane impiegate, ma anche ai creatori di moda, costumisti, scenografi e coreografi.
Un mix di elementi, competenze, professionalità e talenti che hanno contribuito a ridare splendore e successo al Festival di Sanremo, in Italia e nel mondo, e, quindi, alla canzone italiana, grazie anche ai giovani interpreti, agli autori e ai cantautori.
Presumiamo che l’amalgama di questi talenti sia stata felicemente realizzata, grazie alla oculata scelta di affidare la direzione artistica ad un cantautore affermato come Claudio Baglioni che, dirigendo e cantando le sue canzoni, ha voluto, probabilmente, contribuire a rafforzare il ruolo dei cantautori, sperando di dare stimoli di pensiero e creatività alle nuove generazioni e di migliorare la cultura musicale italiana.
Silvio Di Giorgio
sisaldi@alice.it
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