sabato , Dicembre 21 2024

La giovinezza vien mangiando…

Questo articolo lo voglio dedicare ad un grande, grandissimo Medico italiano morto qualche anno fa, che mi ha aperto la mente sulla nutrizione dello sport e sulla biochimica della nutrizione.

Al prof. Enrico Arcelli.

Voglio raccontarvi di una spedizione tutta made in Italy portata avanti da un bravissimo neuroscienziato , il prof Giovanni Scapagnini e dalla sua equipe a cui il prof Arcelli si associò.

Nel maggio 2006 il prof Scapagnini relazionò a Tokyo ad un convegno mondiale sulla medicina anti-aging. La sua relazione approfondiva i potenti effetti  di alcuni composti chimici della frutta sul cervello, i polifenoli, in particolare del resveratrolo contenuto nell’uva e nel vino rosso. In quell’occasione, venne a conoscenza di alcuni studi pubblicati dal prof Makota Suzuky, medico geriatra dell’Università di Naha,  sui “vecchietti” di Okinawa, una serie di isole sotto il Giappone. Tali studi rilevavano numerosi indizi sulla stupefacente longevità degli abitanti delle isole, più di 800 ultracentenari e sulla impressionante riduzione delle patologie cardiovascolari e del cancro, incluso il cancro allo stomaco particolarmente diffuso nel resto del Giappone.

Lo studio teneva in considerazione il numero e lo stato di salute dei centenari delle isole e i campioni biologici per studiarne il DNA. Il profilo genetico HLA (antigene leucocitario umano) era associabile ad un basso rischio di incorrere in patologie infiammatorie e malattie autoimmuni, caratteristica che però perdevano gli emigranti costretti per necessità a spostarsi in altre aree dove dovevano modificare la loro alimentazione e il loro stile di vita. Rimanevano invece invariate negli emigrati spostati alle Hawaii in cui lo stile di vita e il cibo rimanevano tali.

Tra i parametri rilevati, bassissimi livelli ematici di stress ossidativo, colesterolo e omocisteina (quest’ultimo recente fattore di rischio cardiovascolare). Anche i livelli ormonali testimoniavano la straordinaria capacità di conservare un’età biologica tipica della giovinezza.

Le donne ripotavano il 20% in meno di fratture ossee dopo la menopausa, rispetto ai giapponesi e ben l’80% in meno di tumori al seno rispetto agli USA. Bassissimi i casi di Alzheimer.

Tra i cibi maggiormente consumati sushi, sashimi (ricchissimi di acidi grassi omega-3, senza glutammato e aromi come nei ristoranti giapponesi in Italia. Solo pesce crudo, riso integrale e alghe. Tra cui la diffuse Wakame e Kombu), frutta, verdura.

La spedizione di Scapagnini mise in risalto altri due importanti antiossidanti oltre ai precedenti già rilevati: l’epigallocatechingallato contenuto nel tè verde e la curcumina, già nota per gli effetti sull’attività cerebrale (Northwick Park Institute for Medical Resarch di Londra, Rockefeller Neurosciences Institute di Washington e Istituto di scienze neurologiche del CNR)

Quando al prof Suzuky fu chiesto quale fosse il segreto della loro longevità egli rispose:” pesce, polifenoli e attività fisica. Il tutto condito dalla gioia di vivere”.

 



sandra grecoSandra Greco,
esperta in alimentazione.

Fb: Dr.ssa Sandra Greco
(FB: NutriLab)
Per info e prenotazioni contattare
64, V. Piemonte – 94100 Enna (EN)
tel. 0935 20820, cell. 334 1780257

Check Also

Microscopia retinica in super-risoluzione “Scan-Less”

Uno studio condotto dall’Istituto di nanotecnologia del Cnr e dal Center for Life Nano- & …