“Ed elli avea del cul fatto trombetta”

Appena l’altro giorno il vicesindaco di Calascibetta (cittadina tra i Borghi più belli d’Italia?) baciava la mano al neo xibetano Vittorio Sgarbi (ci risulta ancora oggi residente a Calascibetta, e che abbia snobbato il seggio elettorale sia per le regionali che per le politiche) e oggi il M5S di Agira che fa? Lancia una petizione per la revoca dell’assessorato all’assessore che vuol fare il ministro, portando in dote la Venere di Morgantina, i templi di Agrigento e pure la casa di Montalbano. 7000 a oggi hanno condiviso la petizione rivolta al presidente Musumeci.

Presidente l’articolo 54 della Costituzione recita: “… I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore…”. Quale onore riscontra nel Suo Assessore, che nei salotti e nelle trasmissioni televisive nazionali e locali vomita giudizi irripetibili sul popolo che Lei rappresenta? “Il professor Sgarbi è un uomo politico che ha la sua autonomia. Io non sono la badante di Sgarbi. Ognuno dice quello che dice e se ne assume la responsabilità” ha risposto Musumeci. E Sgarbi da par suo questo ha detto: “Quelli che ha avuto il M5S non sono voti veri, sono voti di protesta di una parte d’Italia non produttiva che aspetta il reddito di cittadinanza”. “Chiediamo l’immediata rimozione di Sgarbi dall’incarico di assessore alla Cultura per offese e lesioni gravi al popolo siciliano e al buon senso. Fatelo o qualcuno provvederà diversamente” ha suggerito Mario Di Mauro leader di “Terra e Liberazione”. Povero Vittorio nel tempo dei cretini intelligenti la parolaccia è sinonimo di onestà intellettuale, ma l’offesa… l’offesa pubblica al siciliano: diverso, speciale, particolare, unico, del siciliano che dell’onore, dell’omertà e della mafiosità ha fatto brand, no, l’offesa pubblica mai! Da noi vince chi la spara più grossa e infatti noi abbiamo avuto una sfilza di imbarazzanti macchiette elette da questuanti, bisognosi e precari che avrebbe votato pure il Rottamatore rottamato se avesse promesso un reddito massimo e non solo minimo. Siamo fatti così, orgogliosamente grotteschi, però guai a chi lo dice specie se non è cosa nostra.

Gabriella Grasso

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