Enna. Due giornate ricche di appuntamenti, quelle di sabato e domenica, nella Chiesa del SS. Salvatore di Enna in occasione della festa dell’Ascensione che ha concluso i riti pasquali. Accanto al programma liturgico, numerosi sono stati, infatti, gli appuntamenti collaterali che l’omonima confraternita guidata dal rettore Gaetano Di Venti ha offerto alla città, momenti altamente culturali ed artistici.
Molto apprezzate le esposizioni fotografiche e pittoriche raffiguranti momenti suggestivi della congrega impegnata nei riti della Settimana Santa. La mostra fotografica è stata curata da Silvia Vicari e Biagio Virlinzi, quella pittorica dagli artisti ennesi Gaetano Alessandra e Luigi Previti. Ieri pomeriggio è stata anche presentata all’assessore Francesco Colianni ed ai presenti la nuova sala allestita all’interno della chiesa contenente opere pittoriche di Alessandra e Previti ed una rappresentazione artistica della resurrezione.
Agli intervenuti è stata anche proposta la visione del documentario realizzato in occasione della Settimana Santa Diocesana e di video inerenti la storia della Confraternita del SS. Salvatore che nel 2011 ha festeggiato il 750° anniversario della sua fondazione. La Confraternita del SS. Salvatore è a lavoro da diversi mesi, infatti, per una ricostruzione del proprio archivio, ricco di documenti e testimonianze.
Un ruolo importante ha assunto, in questi due giorni di festa, anche la musica. Prestigioso appuntamento sabato sera con l’esibizione del Coro Lirico Sinfonico Città di Enna diretto da Luisa Pappalardo e da Alessandro Maccari, il quale ha eseguito brani appartenenti al repertorio di Verdi, Rossini, Gounod, Thermignon, Schubert, Wels, Mascagni e Piovani. Ieri sera è stato, invece, presentato in anteprima assoluta l’inno della congrega scritto da Sebastiano Occhino intitolato “Credo in Te”.
Grande emozione ha suscitato l’esecuzione dal vivo dell’inno con il compositore che è stato accompagnato dal Coro Maria SS. della Visitazione diretto da Santino Cancaro. L’inno, che è stato eseguito più volte con la partecipazione anche dei confrati, sarà adesso eseguito in tutte le manifestazioni ufficiali alle quali la congrega prenderà parte. La confraternita, attraverso la realizzazione di questo inno, ha voluto riprendere un’antica tradizione secondo la quale i confrati erano soliti in passato cantare un inno all’inizio di ogni incontro.
“Abbiamo voluto dare – ha commentato il rettore Di Venti – questa interpretazione così originale alla festa dell’Ascensione attraverso un connubio tra arte, storia e musica. La nostra è una congrega ricca di testimonianze e vogliamo che questa nostra connotazione sia messa a disposizione di tutti. Ringrazio, a nome di tutta la confraternita che mi onoro di rappresentare, i numerosi artisti che hanno voluto dare il proprio contributo alla riuscita di questa due giorni di iniziative”.
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