Dall’alto di Enna vi sono paesaggi spettacolari e sui generis della Sicilia degli interni, gli stessi paesaggi che affascinarono il giovane Camilleri (che per un anno della sua giovinezza visse ad Enna) e poi vi ambientò la «prima indagine di Montalbano»
si ringrazia -per la gentile concessione- Salvo Fallica del Corriere della Sera
Le immagini della nebbia che avvolgono lievemente il castello di Lombardia potrebbero far pensare ad un paesaggio nordico ma siamo invece nel centro della Sicilia, ad Enna. Nel cuore dell’Isola sorge infatti il capoluogo di provincia più alto d’Italia. Ma questa storia ha nel suo Dna un elemento nordico, perché il castello prende il nome da una guarnigione di soldati lombardi che si occupava della difesa della struttura militare durante la dominazione dei normanni. Il castello di Lombardia per estensione dello spazio su cui sorge è uno dei più grandi dell’epoca medievale in Italia, ben 26 mila metri quadrati. Dall’alto di Enna vi sono paesaggi spettacolari e sui generis della Sicilia degli interni, gli stessi paesaggi che affascinarono il giovane Camilleri (che per un anno della sua giovinezza visse ad Enna). Molti decenni dopo, già all’apice del successo, memore della «città degli Erei» incentrò la prima indagine di Montalbano a Mascalippa (nell’invenzione letteraria un piccolo centro vicino Enna). Vi sono paesaggi suggestivi ma anche beni culturali di notevole valore storico ad Enna.
Il castello
Sulla sommità della collina sorge il castello medievale. Per comprendere quanto vitale e dinamica fosse quest’area già nell’antichità basta porre mente al fatto che qui vi era già un insediamento ai tempi dei sicani. Il castello è uno scrigno di beni culturali ma è anche un luogo dal quale si possono ammirare scorci spettacolari dei monti Erei, vasti paesaggi della Sicilia centrale. Un luogo che colpisce per la vastità dello spazio, per la molteplicità dei colori, per la luce del sole che incontrandosi con la nebbia crea immagini originali. Ancora più spettacolare è ammirare dal punto più alto del castello, ovvero la Torre Pisana o delle Aquile, il territorio circostante. Le immagini scattate dall’alto mostrano l’intersecarsi di beni culturali ed ambientali, e mirando gli spazi che circondano Enna, i vasti territori di campagna e montagna, l’osservatore è posto in maniera diretta a contatto con la natura. Una sensazione di rapporto primigenio con l’ambiente, si può esperire il concetto romantico del sublime. Nell’epoca dei romani Enna era uno dei centri più importanti della Sicilia centro orientale assieme a Centuripe. Lo fu anche durante i bizantini, gli arabi ed il periodo normanno-svevo. Ad Enna venne a soggiornare nel periodo estivo più volte Federico II.
Il Duomo
La città fu strategica anche nei secoli successivi, lo testimonia in primis la bellezza architettonica del Duomo. Una bellezza che deriva da una storia plurisecolare, da una molteplicità di stili legati ai diversi interventi architettonici avvenuti nel tempo. Il Duomo che è collocato nel cuore del centro storico di Enna alta ne racchiude un pezzo dell’anima identitaria, qui si svolgono i momenti culminanti della nota Settimana Santa. Sorge a soli 500 metri dal castello di Lombardia. Il Duomo, che è la chiesa madre di Enna, è un monumento nazionale e dal 2008 è stato riconosciuto dall’Unesco come luogo di pace. I lavori di costruzione iniziarono nel 1307, fu una donna colta a credere in questo progetto. Era Eleonora D’Angiò, moglie di Federico III d’Aragona. Volle la costruzione della chiesa in onore della Madonna per ringraziarla della nascita di loro figlio Pietro. In Sicilia centrale ed orientale diverse splendide chiese sono sorte grazie al volere di potenti donne dell’epoca medievale. Devastata da un incendio, la chiesa nel 1446 fu ricostruita. Ma ulteriori interventi vi sono stati nel tempo, fra i quali quello dello scultore rinascimentale Giandomenico Gagini. Ed ancora, nei secoli successivi. Sul fianco destro della chiesa, vi è l’antica porta laterale Santa Giubilare (oggi murata), uno degli esempi più significativi di gotico siciliano. La storia di continui restauri ha portato il Duomo a contenere in sé lo stile gotico, quello rinascimentale e quello barocco. Il viaggio ad Enna è una scoperta continua, emblema dei tanti volti della Sicilia, un continente cultural-geografico che varia continuamente al suo interno. Millenni di storia e di storie, di uomini e di paesaggi.