E’ partita nell’entroterra ennese la raccolta differenziata dei rifiuti. I risultati ci sono: le tonnellate di plastica dimostrano che è la plastica la prima fonte di inquinamento ambientale. Vedremo a breve i primi riscontri: risparmio sulla tassa della“spazzatura”, recupero e riciclo delle materie prime e sviluppo del senso civico. L’insofferenza alle cose dello Stato e anche la semplice e diffusa maleducazione hanno spinto molti a usare le strade periferiche come discariche a cielo aperto. Sacchetti di vario colore spuntano come scarola da ogni lato, capita spesso di trascinarne qualche pezzo per metri, sotto le ruote della macchina. La differenziata ha consentito anche un’analisi della società. Gli operatori lamentano l’abbondanza di pannoloni. Sono molto più i pannoloni che i pannolini. Dalle abitazioni penzolano buste ricolme di pannoloni, a testimoniare l’ospizio, per anziani sofferenti e non autosufficienti, che i nostri paesini sono diventati. Anziani tenuti a casa per necessità, ma anche per carenza di strutture adeguate e economicamente accessibili. I giovani vanno via e al paese restano i vecchi accuditi da badanti “forastiere”. Le case in vendita aumentano, il mercato immobiliare langue e la nostra terra si spopola. E’ un dato incontrovertibile, anche la “munnizza” differenziata ne è testimone.
Gabriella Grasso
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