venerdì , Febbraio 7 2025

There’s no such a thing as society

La Società non esiste e lo Stato non vi aiuterà, disse nel 1987 Margaret Thatcher alle famiglie che chiedevano assistenza. “Siete sole” e aggiunse “ (lo Stato) renderà i servizi pubblici sempre più cari e sempre meno efficienti”. Oggi la promessa della lady di ferro si è perfettamente realizzata nella bruttezza del Belpaese. Lo Stato, in Italia, ha voltato le spalle al cittadino, abbandonandolo su strade cadenti e scippandogli la casa, costruita sotto i ponti autostradali. Fra le immagini del ponte Morandi, quei panni stesi ad asciugare, hanno colpito la mia attenzione. Maglie e mutande, cose quotidiane di gente comune che ha perso anni di sacrifici, ricordi e certezze ; “gintuzza” che passa il Ferragosto a casa e “gintuzza” che viaggia in macchina, confidando nello Stato per la cura della cosa pubblica. E alla gente comune lo Stato italiano leva la vita: non vigilando e giocando poi a chi ha più colpa di chi. Sul ponte passavano vacanzieri e lavoratori e a cercarli sono andati i parenti, “gintuzza” che cercava altra “gintuzza”. Tra le lamiere è stato trovato un ombrellone e pure il pallone di un bimbo. Sotto il viadotto c’erano anche due operai dell’Amiu, l’azienda comunale dell’ambiente. E poi c’erano francesi, albanesi e domenicani. Dovremmo sostituire i cartelli di Benvenuti in Italia con Attenzione, siete in Italia. E la Casa: concessa, tassata e insicura. Oltre 300 sono i nuclei familiari che dovranno lasciare la casa sotto al ponte. Al Sud avremmo urlato all’abusivismo edilizio, alla superficialità terrona, alla faciloneria e alla corruzione di costruttori corrotti e corruttori; al Nord la colpa è dello Stato e non c’è bisogno di aspettare i tempi della Giustizia, l’ha detto un ministro dello Stato .“Non posso accettare di essere considerato un terremotato, qui ci sono delle colpe, non è stato un evento naturale. E chi non ha fatto la manutenzione del ponte mi deve indennizzare” dice Ennio Guerci uno dei 632 sfollati. Si informino gli sfollati di Genova con i terremotati dell’Aquila sull’efficienza statale. Ora tutte le volte che una ONG minaccerà di scaricare disgraziati africani potremmo anteporgli anche gli sfollati genovesi perché è più facile fare scannare i miserabili fra di loro che ammettere l’incapacità statale.

Gabriella Grasso

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