L’ultimo miracolo di Gesù nel Vangelo di Marco è quello di Bartimeo, in mendicante cieco.
Il Lui ultimo della fila, reietto abbandonato, povero e cieco, l’ evangelista Marco racchiude tutti gli uomini “ciechi ne cuore”.
Facciamo un passo alla volta, cerchiamo di immaginare la scena per immedesimarci nel cieco Bartimeo.
Improvvisamente tutto si mette in moto,
passa Gesù,
Bartimeo comincia a gridare: Gesù, abbi pietà,
Bartimeo non domanda pietà per i suoi peccati, ma per i suoi occhi spenti,
La folla fa muro: Taci! Disturbi!
Invece il rabbi ascolta e risponde.
Bartimeo getta il mantello e balza in piedi.
Nelle singolo passaggi della Parola, troviamo la metafora delle vita spirituale:
Incontrare Cristo, dire le nostre miserie, abbandonare le nostre misere certezze ed essere da Lui salvati.
Tutti noi spesso “viviamo da ciechi”, camminiamo nel buoi.
Impariamo da Bartimeo a “URLARE” la nostra povertà, il nostro bisogno di Luce.
Incontreremo il Signore della vita!
Colui che continua a seminare occhi nuovi e luce nuova sulla terra.
Don Giuseppe Rugolo
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