A 50 anni dalla legge Merlin (proposta nel 1948 e accolta nel 1958) ad Enna la morbosità dell’antico vizio si consuma fra le mura di alcune case, ancora. Nere sono le prostitute e bianchi i clienti; questi padri di famiglia, impiegati di concetto professori, politici, impenitenti onanisti, in attesa che Salvini riapra quello che la Merlin chiuse si sono dati aiuto come meglio hanno potuto.
“Ora bisogna riconoscere la prostituzione come un lavoro” ha spiegato il vice premier leghista intervenendo a I Lunatici su Radiodue Rai “… sarebbe opera di civiltà”.
E che può fare il Ministro se le donne sono vittime di tratta, straniere costrette a vendere il proprio corpo in quello che è l’abuso più antico del mondo? Può costringere la locali a darla più generosamente di certo anche la scarsa natalità ne trarrebbe giovamento.
Gabriella Grasso
news di riferimento
Prostituzione Enna: 1 arresto, 9 con obbligo di firma o dimora + 5 indagati, 5 gli appartamenti utilizzati, oltre 27mila intercettazioni telefoniche, prestazioni da 50 a mille euro
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